cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

Oppenheimer di Christopher Nolan

Breve analisi di eventi, esistenti e linguaggio audiovisivo

70 mm. di Verità
a cura di Roberto Bernabò

Locandina del film Oppenheimer di Cristopher Nolan

Oppenheimer

Regista: Christopher Nolan
Genere: Drammatico, Biografico, Storico
Anno: 2023
Paese: USA, Gran Bretagna
Durata: 180 min
Data di uscita nelle sale: 23 agosto 2023
Distribuzione: Universal Pictures
Cast: Cillian Murphy: Robert Oppenheimer; Emily Blunt: Katherine “Kitty” Oppenheimer; Matt Damon: generale Leslie Groves; Robert Downey Jr.: Lewis Strauss; Florence Pugh: Jean Tatlock; Josh Hartnett: Ernest Lawrence; Jason Clarke: Roger Robb; Casey Affleck: Boris Pash; Rami Malek: David L. Hill; Kenneth Branagh: Niels Bohr.

Sinossi: Basato sulla biografia Robert Oppenheimer, il padre della bomba atomica di Kai Bird e Martin J. Sherwin, il film racconta la vita del fisico teorico statunitense J. Robert Oppenheimer. La storia si concentra prevalentemente sugli studi di Oppenheimer, sulla sua direzione del progetto Manhattan durante la seconda guerra mondiale e sulla sua caduta in disgrazia a causa della sua audizione di sicurezza del 1954.

Abbiamo aspettato che l’esplosione fosse passata, siamo usciti dal rifugio e poi è stato del tutto solenne. Sapevamo che il mondo non sarebbe stato lo stesso. Alcune persone ridevano, alcune persone piangevano. La maggior parte delle persone taceva. [J. Robert Oppenheimer]

Oppenheimer” è un film diretto da Christopher Nolan che si distingue per la sua maestria tecnica, la profondità del suo contenuto e la sua capacità di coinvolgere lo spettatore in una storia complessa e affascinante.

U.S. Physicist J. Robert Oppenheimer at Princeton, New Jersey on Nov. 4, 1957 after announcement he will be awarded Legion of Honor by the French Embassy in Washington, D.C. It is France highest civilian decoration and an embassy spokes said Oppenheimer was honored by the French Government “because he is a great scientist.” Oppenheimer director of the institute for advanced studies at Princeton, was a key figure in the development of the first atomic bomb. (AP Photo)

Il film racconta la vita di J. Robert Oppenheimer, uno dei fisici più importanti del XX secolo, noto per essere stato il direttore scientifico del Progetto Manhattan, che portò allo sviluppo della bomba atomica durante la Seconda Guerra Mondiale. Il film esplora la sua vita personale e professionale, concentrandosi sulle sue motivazioni, i suoi dilemmi etici e le conseguenze delle sue scoperte.

I partecipanti al Progetto Manhattan

Una buna parte del film ripercorre la nascita del Progetto Manhattan, noto anche come il Progetto di Ricerca per lo Sviluppo della Bomba Atomica, fu un programma di ricerca scientifica e sviluppo tecnologico avviato dagli Stati Uniti nel 1939. L’obiettivo era sviluppare una bomba atomica prima che la Germania nazista ci riuscisse. Il progetto coinvolse molti scienziati di fama mondiale, tra cui Oppenheimer che ne fu in qualche modo il direttore.

Oppenheimer, un fisico teorico, fu scelto infatti come direttore scientifico del Progetto Manhattan nel 1942. Sotto la sua guida, si creò un ambiente di ricerca altamente segreto nel Laboratorio Nazionale di Los Alamos, nel Nuovo Messico. Qui, gli scienziati lavorarono per sviluppare la prima bomba atomica, utilizzando la teoria della fissione nucleare scoperta da Otto Hahn e Fritz Strassmann.

Il film non si concentra solo sulla ricostruzione storica ma esplora in maniera introspettiva le motivazioni di Oppenheimer e il suo coinvolgimento in questo progetto controverso.

Oppenheimer era infatti molto più consapevole di altri di quelle che sarebbero state le possibili conseguenze devastanti dell’uso di una tale arma, ma, nel contempo da ebreo, sentiva anche la pressione di accelerare lo sviluppo della bomba per garantire che gli Alleati avessero un vantaggio strategico nella guerr nei confronti dei nazisti anche loro allo sviluppo dello stesso progetto, peraltro partito prima. Il suo coinvolgimento solleva importanti questioni etiche sulla scienza e sulle responsabilità dei ricercatori.

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Test nucleare Trinity

Il culmine della storia è rappresentato dal Test nucleare Trinity, avvenuto il 16 luglio 1945 nel deserto del Nuovo Messico. Questa fu, infatti, la prima esplosione di una bomba atomica nella storia e segnò un momento di svolta nella guerra e nella storia umana. Il film cattura l’angoscia e la tensione di quei momenti, offrendo una rappresentazione potente e viscerale dell’evento.

Inoltre, il film esplora anche le conseguenze delle scoperte di Oppenheimer. Dopo la guerra, il fisco si trovò coinvolto in questioni di sicurezza nazionale e fu oggetto di indagini del governo statunitense a causa dei suoi legami passati con il Partito Comunista. Questo aspetto della storia di Oppenheimer viene affrontato nel film, evidenziando le pressioni politiche e i dilemmi personali che questi dovette affrontare.

Il lungometraggio documenta anche molto le invidie che i rivali di Oppenheimer ebbero verso di lui, al punto di fargli subire l’umiliazione dell’inchiesta-processo, al termine della quale gli fu vietato l’accesso ai segreti atomici, anche perché in passato aveva manifestato simpatie comuniste.

Le varie fasi del processo sono presentate con spietata chiarezza durante tutto il film.

Solo nel 2022, dopo ben 55 anni dalla sua morte, l’amministrazione Biden ha riabilitato pubblicamente la sua figura.

E mi sento di dire che il periodo della cosiddetta “Caccia alle streghe” è stata una delle pagine più brutte dell’intera storia degli Stati Uniti d’America.

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Bobina del film in 70 mm. Oppenheimer di Cristopher Nolan

Una delle caratteristiche distintive del film è l’utilizzo del formato 70mm, che permette a Nolan di creare immagini incredibilmente nitide e dettagliate.

Il 70 mm. amplifica l’esperienza visiva, immergendo lo spettatore nella storia e rendendolo parte integrante della stessa. Le scene dei test atomici e delle esplosioni risultano, pertanto, particolarmente intense e realistiche, grazie alla combinazione di effetti speciali e all’uso sapiente di questo formato di pellicola che è il doppio della tipica a 35 mm..

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Cristopher Nolan mentre dirige Oppenheimer

La regia di Nolan è impeccabile, come sempre.

Il regista riesce a mantenere un ritmo incalzante e coinvolgente, alternando sequenze d’azione mozzafiato a momenti di riflessione più intimi. Anche sentimentali. La sua abilità nel dirigere gli attori è evidente, soprattutto nel caso del protagonista, che viene interpretato da un attore di grande talento come Cillian Murphy. Nolan riesce a tirare fuori il meglio dal cast, offrendo performance straordinarie e convincenti.

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Uno dei pregi del film riguarda un tema a me caro. La sceneggiatura.

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Il plot ed il suo sviluppo risultano, infatti, molto ben strutturati e assolutamente molto ben documentati. Cosa molto importante in un film che affronta la restituzione storica di un evento che ha cambiato, probabilmente per sempre, la storia dell’umanità e, ahimè, del modo di concepire le guerre.

Nolan riesce a esplorare in modo approfondito i dilemmi etici che Oppenheimer ha affrontato durante lo sviluppo della bomba atomica, senza cadere nel moralismo o nel giudizio. Il film esplora anche l’impatto delle sue scoperte sulla storia e sulle vite delle persone coinvolte. La narrazione vine portata avanti con un racconto non lineare, ricco di anacronie completive, che propongono continui salti temporali che aggiungono ulteriore complessità e profondità alla narrazione.

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La colonna sonora è un altro elemento di grande impatto nel film. La musica, composta da Hans Zimmer, si adatta perfettamente alla drammaturgia degli eventi e alle emozioni che il film vuole trasmettere. La combinazione d’immagini, suoni e musica crea un’atmosfera unica e coinvolgente, che amplifica l’esperienza cinematografica.

oppenheimer-recensione-film-christopher-nolan

In conclusione, “Oppenheimer” è un film straordinario, che riesce a combinare maestria tecnica, profondità del contenuto e coinvolgimento emotivo. La regia di Christopher Nolan, l’uso del formato 70mm, la sceneggiatura ben strutturata e la colonna sonora coinvolgente si combinano per creare un’esperienza cinematografica indimenticabile. Il film invita lo spettatore a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, sull’etica della scienza e sulla responsabilità che abbiamo come esseri umani. E nel farlo non propone nessuna tesi. Anzi si esce dalla proiezione di oltre 3 ore, con più interrogativi che risposte, rispetto agli eventi narrati.

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