Italia | 2018
Da sempre insieme
Breve analisi dello spot
Credits:
Direzione Creativa: Luca Josi, Direttore Brand Strategy & Media di TIM
Casa di Produzione: Armosia
Post produzione video: Makinarium
Autore della canzone della colonna sonora “Io che amo solo te”: Sergio Endrigo – 1962
Cover della canzone della colonna sonora “Io che amo solo te” di Sergio Endrigo: Elena Piacenti, che l’aveva presentata alle audizioni di XFactor 2018
“Io non ti perderò per cercare nuove avveture.”
TIM lancia “Da sempre insieme”, lo spot che vuole unire tutti gli italiani, e che racconta il nostro Paese attraverso le tecnologie che hanno permesso agli italiani di comunicare.
Un viaggio nel tempo, un susseguirsi di immagini dal forte contenuto evocativo ed emozionale, che ripercorrono la storia dell’Italia, e degli italiani, attraverso le tappe più importanti che hanno caratterizzato l’evoluzione delle telecomunicazioni nella nostra società.
Ritengo che lo spot rappresenti la combinazione, e la fusione, molto ben calibrata, di diversi elementi che caratterizzano TIM, compreso quello umano, che secondo me resta, comunque, centrale.
Innanzitutto la storia del brand
In pochi frammenti viene ripercorsa praticamente tutta. Sensa dimenticare nessuna componente, compresa la ormai desueta telefonia pubblica.
Il gettone telefonico è, infatti, uno dei protagonisti della dimensione nostalgica della narrazione.
Compaiono anche alcune citazioni agli spot del passato (Mi manchi).
Il dualismo passato – futuro
Ogni singolo passaggio dello spot contiene sempre, all’inizio un riferimento al futuro nel passato (come quando, ad esempio, s’intravede l’attuale testimonial di TIM, JSM da piccolo, mentre suona la chitarra).
Mentre dopo, nel successivo e progressivo svolgersi dello storytelling, i riferimenti divetano al passato nel futuro.
(Ad esempio, come nel frammento in cui delle statue si scattano un selfie).
L’elemento umano
Questo non è che sia carente, me è sempre funzionale all’evocazione del suo legame con le tecnologie di telecomunicazione.
(I bambini che dialogano con il filo, da due armadi stradali, i ragazzi che si baciano, e la bamabina con il capottino rosso che abbraccia un gorsso cane mentre passa la chiatta Telecom, una stazione che sembra nel passato, ma che ha, invece, in testa il locomotore TIM di ultima generazione, che parte verso il futuro).
Il riferimento chinephìle a Matrix delle sorelle Lana e Lilly Wachowski
Non ho sottovalutato, da appassionato di cinema, il riferimento cinephìle al film Matrix, delle sorrelle Lana e Lilly Wachowski (all’epoca della pellicola i fratelli Larry e Andrew Paul).
Quando lo spot arriva ad inquadrare la bambina che indossa un cappottino rosso con un obrello blu, quelle che iniziano a piovere, infatti, non sono gocce d’acqua, ma le cifre di un codice informatico, che rievocano esattamente quelle della scena finale del film. Una citazione non casuale, in quanto in quel lungometraggio il telefono svolgeva un ruolo drammaturgico fondamentale, costituendo di fatto il tramite attraverso il quale gli esistenti della storia potevano entrare ed uscire dal mondo di Matrix.
Una bambina circondata dal codice informatico della scena finale di Matrix, credo che qui l’immagine intenda chiaramente evocare il futuro, ed il fatto che, in tale dimensione, tutto sia sempre possibile.
Un messaggio di grande speranza, per quanto subliminale, ma che descrive, direi molto bene, l’attuale momento dell’azienda italiana.
L’invito a non cercare nuove avventure
Trovo geniale la scelta del brano “Io che amo solo te“, del 1962 di Sergio Endrigo.
Ad esempio perché ne sono state fatte molte cover, anche recenti da artisti del mondo joung, come Alessandra Amoroso, nella colonna sonora del film che porta lo stesso titolo del 2015, diretto da Marco Ponti. E che, nella versione dello spot, viene eseguita da Elena Piacenti, che l’aveva presentata alle audizioni di XFactor 2018.
O di quelle anche di artisti più maturi come Fiorella Mannoia o addirittura del direttore artistico del Festival di Sanremo Claudio Baglioni.
Un brano, pertanto, che unisce le generazioni del passato, con quelle del futuro.
La fedeltà come sottotesto dello spot
Ma anche perché il brano allude, in maniera esplicita, al tema della fedeltà.
E Dio solo lo sa se, come TIM, non ci sia bisogno di questa componente, nel suo business.
La fidelizzazione è uno dei presupposti del successo di questo storico brand, che è stato quello che ha creato le TLC italiane.
Io che ho avuto solo te, e non ti perderò per cercare nuove avventure
Ma direi che le frasi “io che ho avuto solo te” e “non ti perderò per cercare nuove avventure“, colpiscono al cuore gli italiani e fanno, nel contempo, riflettere sull’affidabilità dei competirors di TIM.
Tutta quella tecnologia, sempre abbianata all’aspetto umano, come la bambina che muove le braccine sul satellite, allude proprio alla garanzia di qualità di competenza distintiva, di chi, come TIM, in questo business c’è da sempre, e ne ha fatto addirittura la storia.
Le sottolineature cromatiche sui toni del rosso e del blu del logo TIM ed ai colori della bandiera italiana
Last but not least, direi che per un responsabile della Brand Strategy, non sia stato secondario cospargere i colori del logo TIM (rosso e blu), un po’ in tutte le scene del brevissimo cortometraggio.
La striscia di fibra rossa, dell’inizio dello spot, si alterna con quella blu della fine.
Il telefono grigio che compare all’inizio, ha uno sfondo blu, e, subito dietro, compare un tram rosso.
Insomma … è inultile che prosegua, ma v’invito solo a fare caso a come, spesso, nel contrappunto degli abiti (come la bambina con il cappottino rosso e l’ombrello blu), ed un po’ in tutti gli elementi che caterrizano lo storytelling, vengano ossessivamente richiamati i colori del logo TIM.
Ma lo spot fa di più, cerca cioè di suggerire che i colori del logo TIM, siano una cosa unica con quelli del tricolore italiano.
Moltissimi, infatti, sono gli inserti di verde e di bianco, che, quasi subminalmente, suggeriscono tale dualistico e nazionalistico legame.
Conclusioni
Io lo trovo meraviglioso.
Anche perchè, nel tentativo di provare a raccontare le tante cose che ci ho letto, ci ho messo molto di più dello spot, che riesce a dirle in mondo molto più efficace e rapido, e, per di più, emozionandoci.
I miei più sinceri complimenti a Luca Josi, ed al team che lo ha sviluppato.
Auguri!