cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 24 aprile 2008

Nei cinema dal 24 aprile 2008

Carissimi lettori di questo blog, come è consuetudine, oltre all’excursus dei film in uscita per il weekend, un’anticipazione.

Questa settimana, che da inizio a due mitici ponti, vede anticipare, saggiamente, al giovedì le uscite e vede anche un solo film uscire in coincidenza con il 62° anniversario della liberazione.

Un’anticipazione:

  • Saw IV – di Darren Lynn Bousman

i film in uscita dal 24 aprile:

  • L’altra donna del Re – di Justin Chadwic
  • Un amore senza tempo – Lajos Koltai
  • Jimmy della Collina – di Enrico Pau
  • I demoni di San Pietroburgo – di Giuliano Montaldo
  • La sposa fantasma – di Jeff Lowell
  • 3Ciento – di Aaron Seltzer • Jason Friedberg
  • Tutti pazzi per l’oro – di Andy Tennant

dal 25 aprile nelle sale italiane:

  • L’Anno Mille – di Diego Febbraro

Un’anticipazione:

Saw IV

titolo originale: Saw IV
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Darren Lynn Bousman
genere: Horror
durata: 108 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: T. Bell (L’enigmista) • L. Bent (Ispettore Rigg ) • B. Russell (Jill) • C. Mandylor (Hoffman) • S. Patterson (Agente Strahm)
sceneggiatura: P. Melton • M. Dunstan
musiche: C. Clouser
fotografia: D. Armstrong
montaggio: K. Greutert • B. Sullivan

Trama: Jigsaw e la sua assistente Amanda sono morti. Alla notizia dell’omicidio del detective Kerry, arrivano al distretto di polizia ormai vuoto due agenti dell’FBI esperti in profili criminali, Strahm e Perez. Il loro compito è aiutare il detective Hoffman a scoprire l’ultimo efferato gioco di Jigsaw e rimettere insieme i pezzi del puzzle. Ma il comandante della SWAT, Rigg, l’unico poliziotto del posto che deve ancora sperimentare l’operato di Jigsaw, viene improvvisamente rapito. Coinvolto a forza nel terrificante gioco del pazzo, ha solo 90 minuti per risolvere una diabolica serie di trappole interconnesse… o affrontare le mortali conseguenze.

La saga continua anche se il pubblico non attribuisce a questo quarto episodio il gradimento della celeberrima pellicola di James Wan del 2004.

Sarà perché Darren Lynn Bousman, che ha curato la regia di tutti gli altri sequel, con ranking in caduta libera, non sa davvero più cosa inventare?

Probabilmente si se questi sequel, pur richiamando vaste schiere di appassionati, alla fine deludono.

Due stars virgola cinque. Poco enigmistiche ed enigmatiche.

L’altra donna del Re

titolo originale: The Other Boleyn Girl
nazione: Gran Bretagna
anno: 2008
regia: Justin Chadwick
genere: Drammatico
durata: 104 min.
distribuzione: United International Pictures
cast: S. Johansson (Maria Bolena) • E. Bana (Enrico VIII d’Inghilterra ) • N. Portman (Anna Bolena ) • D. Morrissey (Duca di Norfolk) • K. Scott Thomas (Lady Elisabetta) • J. Sturgess (George Bolena) • M. Rylance (Sir Thomas Boleyn)
sceneggiatura: P. Morgan
musiche: P. Cantelon
fotografia: K. McGuigan
montaggio: C. Littleton • P. Knight

Trama: Tratto dall’omonimo libro di Philippa Gregory. La storia di Maria e Anna Bolena e dei loro rapporti con il re Enrico VIII d’Inghilterra, che fu amante della prima e ripudiò la moglie Caterina d’Aragona per sposare la seconda.

Nel cinema si sa si va a momenti chi legge questo blog lo sa già.

E’ la dura legge dello stars system che deve continuamente creare (ed uccidere) miti.

Così adesso dopo il successo della psichedelica pellicola di Julie TaymorAcross the Universe” (2007) è il momento di Jim Sturgess, già, peraltro, nelle sale italiane con “21” di Robert Luketic di cui abbiamo dissertato la settimana scorsa.

The only thing that could come between these sisters… is a kingdom (sti’ cazzi mica na’chiacchera …)

Due ottimi motivi per vedere questo film? … Le due sorelle sono Natalie Portman e Scarlett Johansson. Che, voglio dire, … ad avercele davvero due sorelle così si diventa incestuosi …

Credo che questo film, oltre ad essere la trasposizione dal letterario al filmico dell’omonimo romanzo di Philippa Gregory sia l’adattamento cinematografico di un serial TV made in USA con il medesimo titolo.

Qual’è il problema? Che né il serial (2003) TV, né l’opera cinematografica (2008), del regista televisivo Justin Chadwick, hanno convinto il pubblico americano.

Il ragionamento qual’è? E’ molto semplice … Se un serial televisivo prima, ed un film poi, concepiti in America per un pubblico americano, non convincono gli americani convinceranno, invece, il pubblico italiano?

Io dico di ni, e prendo le distanze da questo film a cui accredito solo tre stars.

Ma sono certo che, viste le presenze sia femminili che maschili nel cast, questo film è destinato ad essere quello più gettonato nel weekend.

Scommettiamo?

Un amore senza tempo

titolo originale: Evening
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Lajos Koltai
genere: Drammatico
durata: 117 min.
distribuzione: Medusa Film
cast: M. Streep (Lila Wittenborn) • C. Danes (Ann giovane) • T. Collette (Nina) • V. Redgrave (Ann Grant Lord) • P. Wilson (Harris Arden) • H. Dancy (Buddy Wittenborn) • N. Richardson (Constance Lord) • M. Gummer (Lila Wittenborn giovane) • G. Close (Sig.ra Wittenborn)
sceneggiatura: S. Minot • M. Cunningham
musiche: J. Kaczmarek
fotografia: G. Pados
montaggio: A. Johnson

Trama: Travolta dalla potenza dei ricordi, Ann Lord rivela alle figlie – Constance, madre e moglie soddisfatta e Nina, una single irrequieta – un segreto tenuto nascosto per tanto tempo. Le due donne sono al capezzale della madre quando la sentono pronunciare ad alta voce il nome dell’uomo che ha amato più di ogni altro nella sua vita. Ma chi è questo “Harris,” si chiedono le figlie e che cosa è stato per la loro madre?

Canovaccio classico questo del segreto covato un’intera vita e destinato ad incidere sulla psiche degli esistenti. Questa è la pellicola che m’incuriosisce di più tra quelle in uscita questa settimana.

Suggestivo psicodramma portato sugli schermi dal regista ungherese Lajos Koltai: Rokonok (2006) Being Julia (2004).

Buoni motivi per assistere ad una proiezione in sala sono la presenza nel cast di due star difficilmente discutibili del calibro dei premi Oscar Meryl Streep e Vanessa Redgrave.

Un motivo per avere esitazione?

Il carente entusiasmo del pubblico USA.

Tre stars … non siamo al film capolavoro di nessuno qui, temo, ma la regia ungherese m’intriga alquanto.

Jimmy della Collina

Titolo originale: Jimmy della Collina
Nazione: Italia
Anno: 2006
Genere: Drammatico
Durata: 90′
Regia: Enrico Pau
Sito ufficiale: www.jimmydellacollina.com
Cast: Nicola Adamo; Valentina Carnelutti; Francesco Origo; Massimiliano Medda; Giovanni Carroni; Gisella Vacca; Caterina Silva;
Produzione: X Film, Fondazione OPE
Distribuzione: Aranciafilm

Trama: Sarroch (Sardegna sud-occidentale) sonnecchia tra le montagne, il mare e il profilo delle alte ciminiere di una raffineria petrolchimica. Jimmy ci vive da quasi diciotto anni con la sua famiglia di operai. La totale assenza di alternative concrete per i giovani come lui, possono portare a delle scelte che rischiano di rovinare per sempre l’esistenza, infatti, dopo un tentativo di rapina, Jimmy finisce nel carcere minorile. Le cose sembrano poter migliorare quando entra nella comunità di recupero “La Collina”, dove conosce Claudia, una delle ragazze che aiutano padre Ettore a portare avanti la comunità. Ma la via del riscatto sociale é difficile da portare a termine e gli ostacoli si presentano in ogni momento.

Ne ho parlato qualche post fa, vi ripresento il secondo film del regista sardo Enrico Pau, che pare esca anche in altre città italiane.

La pellicola che, dalla proiezione al Fesival di Locarno nel 2006, attendeva, ancora oggi, di uscire nelle sale.

L’opera cinematografica è la trasposizione dal letterario al filmico dell’omonimo romanzo di Massimo Carlotto. Ed Enrico Pau ne il è co-sceneggiatore insieme ad Antonia Iaccarino.

I soliti misteri della mafia della distribuzione del cinema itaiano che è una lobbie che soffoca i talenti.

Sul sito ufficiale del film potete rendervi conto, anche senza il mio accreditamento, che la pellicola ha un bellissimo trailer, una discreta direzione della fotografia, un cast finalmente nuovo, ed anche la sinossi non sembra male.

Il colmo qual’è, motivo della segnalazione su questo blog?

Per fino ad adesso questo film è uscito solo nella provincia di Cagliari. In quattro sale, però. Minchia che sforzi. E che Coraggio !!

Comodo no? Quasi quasi parto con il traghetto, sabato me lo vedo e domenica posto dall’altra parte. Roba da chiodi. Tre stars virgola cinque aprioristiche e v.f.n.c..

I demoni di San Pietroburgo

titolo originale: I demoni di San Pietroburgo
nazione: Italia
anno: 2007
regia: Giuliano Montaldo
genere: Drammatico
durata: 118 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: M. Manojlovic (Dostojevskij) • C. Crescentini (Anna) • A. Caprioli (Aleksandra) • R. Herlitzka (Pavlovic) • F. Timi (Gusiev) • P. Villoresi (Natalja Ivanovna) • G. De Plano (Dostojevskij da giovane)
sceneggiatura: G. Montaldo • P. Serbandini • M. Zapelli
musiche: E. Morricone
fotografia: A. Catinari
montaggio: M. Fiocchi

Trama: 1860. La città di Pietroburgo viene sconvolta da un attentato in cui muore un componente della famiglia imperiale. Pochi giorni dopo lo scrittore Fedor Dostoevskij conosce casualmente Gusiev, un giovane ricoverato in un ospedale psichiatrico che, in evidente stato confusionale, gli rivela di far parte di un gruppo terroristico che sta organizzando un piano per eliminare un altro compenente della famiglia imperiale. A sua volta, anche lo scrittore attraversa un periodo terribile, è inseguito dai creditori, pressato dal suo editore per la consegna di un nuovo libro, ed è anche preda di attacchi di epilessia. Quando si ritrova tra le mani delle informazioni sul capo dei terroristi, Aleksandra, capisce che deve fare di tutto trovarla e, mentre di giorno detta alla giovane Anna il suo nuovo libro, “Il giocatore”, di notte cerca senza sosta Aleksandra per convincerla a fermarsi prima che sia troppo tardi. Ma, senza accorgersene, il suo libro acquista toni rivoluzionari …

Giuliano Montaldo non ha certo bisogno della mia presentazione.

E’ uno dei registi icona della generazione pluri-settantenne della sinistra, quasi di partito, italiana. Utilizzato peraltro anche come attore da Nanni Moretti ne “Il Caimano“.

Eh si, signori, prima per far parte del cinema italiano, come del resto il teatro, il mondo della cultura italica esigeva essere di sinistra come raccontava, nel celebre monologo “qualcuno era comunista“, Giorgio Gaber (“…il cinema lo esigeva, il teatro lo esigeva, la pittura lo esigeva … lo esigevano tutti).

Prima … ma oggi (?) che la sinistra italiana è scomparsa come scompaiono gli arcobaleni (… certo un simbolo decisamente profetico, non c’è che dire) che questa avanguardia o ex avanguardia di plirisettantenni continua a sfornare film mi chiedo se tutto ciò abbia ancora un senso. E penso a Citto Maselli con il suo “Civico zero“, ad esempio.

Che, guarda caso, escono, come questo, nel weekend della ricorrenza del 25 aprile. Ma va?

Ma cosa dire difronte ad opere come “Before the Devil Knows You’re Dead (2007) di Sidney Lumet che i nostri indefessi titolisti italiani hanno ribattezzato “Onora il padre e la madre“, dimostrando di non aver capito una kaiser del plot, che ottentareenne gira un film interamente in digitale?

Distanze siderali? Temo di si.

Talmente siderali che più di tre star a questo inspegabile film italiano non vorrei accordare all’indomani dei riconoscimenti di ben dieci David di Donatello all’esordiente Andrea Molaioli per “La ragazza del lago“.

Tra gli interpreti del film di Montaldo, Miki Manojlovic, Anita Caprioli, Carolina Crescentini, Sandra Ceccarelli, Roberto Herlitzka e Filippo Timi.

Ma non è che la sinistra scompare in Italia per la sua incapacità di rinnovarsi?

Tre stars che brillano di passato remoto.

La sposa fantasma

titolo originale: Over Her Dead Body
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Jeff Lowell
genere: Commedia
durata: 95 min.
distribuzione : Eagle Pictures
cast: E. Longoria (Kate) • P. Rudd (Henry) • L. Bell (Ashley) • J. Biggs (Dan) • L. Sloane (Chloe)
sceneggiatura: J. Lowell
musiche: D. Kitay
fotografia: J. Bailey
montaggio: M. Friedman

Trama: Il giorno delle sue nozze con Henry, Kate rimane uccisa da una scultura di ghiaccio, che raffigura, ironia della sorte, un angelo. Un anno dopo Henry, su consiglio della sorella, decide di incontrare una veggente per mettersi in contatto con Kate. Fra Henry e Ashley, la veggente, nasce però un’attrazione che fa infuriare lo spirito di Kate. Dall’aldilà Kate cercherà in tutti i modi di impedire la loro relazione, trasformando la vita di Ashley in un vero e proprio inferno, utilizzando i suoi poteri soprannaturali per tormentarla.

Ecco il film di cui poter fare a meno del weekend. Che neanche in una serata di pioggia su SKY, guarda …

Esoterismo di bassa lega per un film flop negli States … figuriamoci in Italia.

Una statua di ghiaccio che uccide una ragazza … ma che cosa mangiano questi sceneggiatori americani … non sarà l’effetto dei degli Hot Dogs?

E poi basta con questo eccesso di contaminazione dei registi televisivi americani.

Ok avete azzeccato qualche serial … ma il cinema e la televisione sono due cose diverse, e andiamo!

Due stars virgola cinque televisivamente inorridite.

3Ciento – Chi l’ha duro … la vince

titolo originale: Meet the Spartans
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Aaron Seltzer • Jason Friedberg
genere: Commedia
durata: 84 min.
distribuzione: 20th Century Fox
cast: S. Maguire (Leonida) • C. Electra (Regina Margo) • K. Davitian (Serse) • K. Sorbo (Capitano) • M. Man (Emissario persiano) • D. Bader (Traditore)
sceneggiatura: A. Seltzer • J. Friedberg
musiche: C. Lennertz
fotografia: S. Maurer
montaggio: P. Prior

Trama: Film demenziale che prende in giro gli eroi greci di “300”. L’eroico Leonida, armato unicamente di cappa e mutande in cuoio, guida una plebaglia di 13 spartani per difendere la patria contro gli invasori persiani (fra i cui ranghi troviamo Ghost Rider, Rocky Balboa, i Transformer e una gobba Paris Hilton).

Un po’ lo temevamo.

Dopo tutte queste Graphic Novel adattate a film una pellicola parodia del nuovo genere poteva arrivare solo o dagli USA o da Neri Parenti.

Niente … anche in questo ci siamo fatti fottere.

Mentre già mi pregustavo Cristian De Sica nei panni di Leondia e Bigio Izzo nei panni di Perseo ecco qui che arrivano Aaron Seltzer e Jason Friedberg a rovinarci la piazza. Roba da chiodi.

Dobbiamo parlare seriamente di questo film? Davvero? Ma andiamo su.

Due stars luminose di delusione per l’occasione persa. Ed il titolo italiano? Degno di un ibrido tra Nino D’angelo e Umberto Bossi. Che voglio dire, con tutto il doveroso rispetto, son cose …

Tutti pazzi per l’oro

titolo originale: Fool’s Gold
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Andy Tennant
genere: Commedia
durata: 113 min.
distribuzione: Warner Bros
cast: K. Hudson (Tess Finnegan) • M. McConaughey (Ben ‘Finn’ Finnegan) • D. Sutherland (Nigel) • E. Bremner (Alfonz) • R. Winstone (Moe Fitch) • A. Dziena (Gemma)
sceneggiatura: J. Claflin • D. Zelman • A. Tennant
musiche: G. Fenton
fotografia: D. Burgess
montaggio: T. Wadmore-Smith • T. Takaki

Trama: Ben e Kate Finnegan hanno trascorso otto anni alla ricerca di un tesoro perduto, ma proprio quando si trovano sull’orlo della bancarotta e ad un passo dal divorzio scoprono un indizio che li porta vicinissimi al tesoro a lungo cercato! Ora i due dovranno arrivare al tesoro prima dei loro nemici!

Andy Tennant è l’ennesimo regista di serial televisivi made in USA che gira un film. Che palle.

Il plot segue un canovaccio trito e ritrito.

Riusciranno i nostri eroi a trovare il tesro prima dei loro nemici?

Si … no … ma chi se ne frega !

Un ranking made in USA bassissimo per un film che pare sia un ibrido di generi senza mordente.

La vera domanda è come ci è finito un attore del calibro di Donald Sutherland in una pellicola del genere?

Un consiglio da amico? La risposta non cercatela al cinema.

Vi dico solo che la parte del leone la fanno le location (Australia, Goald Coast da sogno) ma anche i dialoghi con cui duettano i protagonisti: Matthew McConaughey e Kate Hudson, già collaudati in passato (Come farsi lasciare in 10 giorni – un vero e proprio scult) e gettonatissimi sullo schermo: li aspettano nei prossimi due anni circa 4 film a testa, che il Signore ce ne scampi.

Due stars virgola cinque senza rimorsi sulla coscienza.

Dal 25 aprile 2008 nelle sale italiane

L’Anno Mille

titolo originale: L’Anno Mille
nazione: Italia
anno: 2007
regia: Diego Febbraro
genere:: Drammatico
durata: 97 min.
distribuzione: Mediafilm
cast: G. Desideri • M. Bonini • F. Oppini • E. Leo • G. Carbonaro • A. Orso
sceneggiatura: D. Febbraro
musiche: S. Cipriani
fotografia: R. Albani

Trama: L’anno mille… ed il duemila… Il film vive intrecciandole storie parallele in due epoche diverse. Come se le diverse dimensioni del tempo fossero contemporanee, e attraverso la porta magica… comunicanti.
La magia dunque. Nella sua forma più misteriosa “L’Alchimia”. Ma anche l’azione, delle battaglie, del duello fra giganti, e della violenza nel duemila. E ancora la storia d’amore dei principi, interrotta dalla perfidia dell’alchimista, che rivive mille anni dopo.

Duclis in fundo, nel giorno dell’anniversario della liberazione, ecco spuntare Diego Febbraro, già chi era costui? Il regista niente di meno che di “Una milanese a Roma” (2001) e di “Agnieszka” (1992) due pellicole rimaste nella memoria … dei parenti del regista credo … spero.

Non c’è che dire un plot degno dei migliori pusher sul mercato e che esce in occasione del sessantaduesimo anniversario della liberazione del 1945.

Estraggo a caso da internet:

Il 25 aprile del 1945 il Comitato di Liberazione nazionale lanciava la parola d’ordine dell’insurrezione. Milano e le altre grandi città del Nord si liberavano dai tedeschi e dai nazisti mentre le truppe Alleate risalivano l’Italia. Il nostro paese riconquistava la libertà e la democrazia. Il ciclo di iniziative per il Sessantesimo anniversario della Liberazione, al quale stanno lavorando le Associazioni della Resistenza insieme a tante forze sindacali, politiche e culturali, così come la preparazione delle celebrazioni del 25 aprile, assumeranno un carattere di straordinarietà e rappresenteranno appuntamenti importanti per tutti noi.

Cosa c’entra l’anno mille con eventi ed esistenti narrati nel film … andrebbe ricercato nelle menti malate dei marketing delle case di distribuzione.

Su questo plot inquietante non so che dire … passo. Qualcuno certo lo definirà il film italiano da deridere della settimana.

Due stars virgola cinque aprioristiche.

Che settimana ragazzi, statemi bbuono ….

A cura di cinemavistodame.

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