cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

Felici con 400 € al mese o cercando di rinnovare un permesso di soggiorno

Felici con 400 € al mese o cercando di rinnovare un permesso di soggiorno

Denuncia di smarrimento alla polizia.

2 ore di tempo perso.

Ci sarebbe molto da dire solo su questo ma sarà in un altro post magari.

Incontro un tipo.

40 anni di lavoro.

70 anni di vita.

Ex trsportatore camionista.

400 € di pensione.

Era alla Polizia per fare una denuncia di non so che diavolo, per vendere uno dei suoi 2 fucili da caccia.

Mi parla con serenità e con passione di qualunque cosa.

Di sua moglie.

Di sua figlia.

Del fatto che come cacciatore non ha il coraggio di ammzzare gli animali.

In 70 anni di vita ha ucciso una lepre e una beccaccia.

Penso tra me e me magari faresti bene a venderli tutti e 2 i fucili.

Però sono letteralemte ammirato.

Poi sento crescere il disagio.

E poi ancora l’ammirazione.

Infine lo sdegno.

Gli prendo una sedia mi ringrazia, è un po’ stupito.

Lo sono pure io.

Sento un senso profondo di fratellanza pervadere il mio cuore.

Forse desidero piangere.

Pensiamo di essere chissà che cosa.

Ed un camionista in pensione ci mette di fornte alla nostra vanità.

Siamo effimeri.

Non dimentico gli occhi di Umberto.

La loro azzurra limpidezza.

Non dimentico che mi dice che da 25 anni non trova i soldi per andare in Calabria a trovare i suoi parenti.

Sono in difficoltà. Voglio dirgli: “Ma ci andiamo domenica in Calabria, ti ci porto io”, ma no lo faccio.

E lui mi dice, forse intuisce dal mio sguardo, che nella vita non bisogna chidere niente.

Che ha un amico che gli chiede sempre 2 sigarette.

Una per ora ed una me la fumo dopo.

Mi fa … sai lui ha problemi, però.

Sono indignato che una persona così deve vendere forse l’unico suo sfizio di una vita.

Un cazzo di fucile comprato chissà quando per l’unica sua passione.

Alla Polizia c’è anche una fila impressionante di extracomunitari.

Devono rinnovare il permesso di soggiorno.

Li guardo.

Sono impauriti.

Temono un intoppo, un problema.

Mi guardano cercando di capire se è tutto ok.

Gli faccio capire che non c’entro nulla.

Escono con la gioia nel cuore stringendo questi fogli timbrati.

Sembrano ebrei liberati da un campo di sterminio.

Ma in che cazzo di paese viviamo?

Nascosti nei nostri uffici con l’aria condizionata, facciamo proclami per chissà quali cause mentre gli eroi sono ovunque.

Vivono felici con 400 € al mese e si presentano ad uno sportello, stranieri in un paese che non è il loro, timorosi di perdere la libertà di fare una vita che per noi sarebbe impensabile.

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