cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

E learning

Mi occupo ahimè di elearning da circa 4 anni. Provo a condividere le mie idee fino a quì maturate.

 

1.      Piattaforme versus contenuti

 

Le piattaforme sono un mezzo i contenuti sono il fine.

 

Non bisogna mai dimenticarlo.

 

E’ un po’ come partire per un viaggio preoccupandosi se esiste l’autostrada ma non sapere bene dove andare.

 

I contenuti e gli obiettivi formativi rimangono, anche nell’elearning, la cosa dalla quale partire.

 

Esiste poi un tema di aggregazine di dati, ma è una categoria di problemi che serve (veramente) alle organizzazioni nelle quali la conoscenza è considerata fonte di vantaggio competitivo…e quì il discorso potrebbe aprire una stura infinita di considerazioni sul sistema paese…diciamo che ci torneremo.

 

2.      Quali sono i vantaggi della mutimedialità

 

Molto brevemente.

 

Esistono tre categorie di discenti.

 

I visivi

sono stimolati da immagini oltre che da scritti. Rappresentano il 30/40 % della popolazione.

 

Gli uditivi

sono molto sollecitati dai suoni e dalle parole parlate e non da quelle scritte. Altro 30 /40% della popolazione.

 

I cinestetici

sono i più difficili perché chiedono attività pratiche. Rappresentano il complemento a 100 della popolazione. Fateli interagire con un menù, somministrategli qualche test durante il contenuto…

 

I più importanti produttori di software conoscono queste 3 categorie e stanno pesando a come soddisfare le loro esigenze. La stessa signora Microsoft si gioca una parte del suo monopolio su questa scommessa.

 

Creare e condividere file multimediali, che è la soluzione che offre la possibilità di dare a ciascuno di questi discenti qualcosa, sarà uno standard imposto anche nelle prossime versioni di Microsoft. Statene certi e questa discussione tra 5 anni probabilmente apparirà grottesca.

 

Esistono già oggi molti programmi che possono sopperire alla bisogna.

 

Camtasia, Producer per powerpoint solo per citare 2 che uso.

 

Esistono poi programmi che rendono il tutto maggiormente usabile il tutto sul web ma questa è un’altra categoria di problemi che è funzione dell’ampiezza di banda disponibile. Con la diffusione dlle connessioni ad alta velocità dovrebbe gradualmente attenuarsi come issue.

 

3.      Importanza di definire uno storyboard

 

Un file multimediale è un salto di paradigma, tanto per usare una metafora abusata, rispetto alle slide.

 

Impone una capacità di progettazione preliminare maggiore.

 

E’ un po’ come girare un film.

 

Certo Godard non usava sceneggiature…ma non doveva formare nessuno…

 

O forse si…ma era gente molto motivata…

 

Nella formazione è molto ma molto importante predisporre un racconto organizzato per scene.

 

Con tanto di testo per lo speaker.

 

E’ un po’ come il gobbo in televisione.

 

Non andate in produzione televisiva senza avere chiaro cosa dovete dire, anche se avete fatto voi le slides.

 

Lo storyboard di una presentazione powerpoint non è altro quello che direbbe il creatore della slide se la dovesse commentare. Sembra facile ma immaginatevi di essere un utente della vostra spiegazione…

 

In aggiunta, proprio perché avete a disposizione un canale aggiuntivo rispetto alle slide (il sonoro), progettate o riporoggettate le slides tenendone il giusto conto.

 

La mia esperienza m’impone di suggerire di migrare parole verso immagini e di utilizzare gli effetti di animazione.

 

Uno storyboard per spiegare un’applicazione è creato commentando le singole maschere.

 

Step by step.

 

4.      Abbiate pietà per gli end users

 

E’ vero multimediale è bello…ma fino ad un certo punto.

 

Un adulto non riesce a stare attento ad un’altro (e questo viva dio non vale solo nella formazione) per più di pochi minuti.

 

Ho detto pochi.

 

Spezzate qualunque file in più files di massimo 3-4 minuti.

 

Non sapete quante energie negative contro di voi saranno risparmiate.

 

5.      Riepilogo

 

1       

Focalizzatevi prima su cosa dire e sugli obiettivi formativi poi su quale strumento scegliere.

 

Potreste scoprire che non avete alcuna esigenza di creare file multimediali o di avere bisogno di complicate e costose piattaforme.

 

Se avete un esperto formatore a disposizione e dovete formare poche persone concentrate fisicamente, fatelo con strumenti e metodologie tradizionali. E non credete a chi vi consiglia cose diverse o sta cercando di vendervi qualcosa o peggio non è molto competente in tema di formazione….ne conosco tanti di tipi così…

 

2

Ricordatevi, se avete capito che l’elearning è corerente con i vostri obiettivi delle 3 categorie di discenti e progettate i contenuti (che rimangono sempre la cosa + importante) bilanciando qualcosa per ciascuno.

 

3

Definite gli storyboard sono la sceneggiatura del vostro film. Poi potrete agire in post produzione ma solo se la produzione è stata efficace.

 

4

Non fate file di durate bibliche o non serviranno a nulla.

 

Un ultimo consiglio:

assistete i vostri utenti prima durante e dopo la fruizione della formazione multimediale.

 

E’ sempre una buona regola.

 

Buon lavoro.

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