cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 9 maggio 2008

Nei Cinema dal 9 maggio 2008



SPEED RACER

titolo originale: Speed Racer
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Andy Wachowski • Larry Wachowski
genere: Azione / Avventura
durata: 135 min.
distribuzione: Warner Bros
cast: E. Hirsch (Speed) • S. Sarandon (Mamma Racer) • J. Goodman (Pops Racer) • M. Fox (Racer X) • C. Ricci (Trixie) • S. Porter (Rex Racer)
sceneggiatura: A. Wachowski • L. Wachowski • P. Johnson • J. Lau
musiche: M. Giacchino
fotografia: D. Tattersall
montaggio: R. Barton • Z. Staenberg

Trama: La numerosa e adorabile famiglia Racer, amante delle macchine e delle corse automobilistiche tanto da farne un vero e proprio stile di vita, si vede strappare il figlio maggiore proprio in una di quelle tanto amate gare. Ciò però non riuscirà ad affievolire quella passione per i motori che si tramandano da padre in figlio e da fratello a fratello tanto che, dopo ben 10 anni dal tragico incidente, il protagonista che infuoca le piste di tutto il mondo sarà proprio l’altro figlio, Speed, pronto a battersi a nome del fratello e dei propri ideali per dimostrare a tutti che battendosi con fervore e passione si può davvero cambiare questo mondo.

In una società futuristica dominata da imprenditori senza scrupoli, il giovane pilota Speed Racer, con la sua favolosa macchina da corsa Mach 5, si batte per salvare la piccola azienda della sua famiglia.

I due fratelli Wachowski, passati alla storia del cinema per la saga di Matrix, secondo me non ingarrano un film dal primo Matrix. Non lo so perché ma anche oltre 1360 americani la pensano come me. Un ranaking basso per un film che probabilmente delude le aspettative.

Noi concediamo 3 star … e siamo generosi.



MONGOL

titolo originale: Mongol
nazione: Kazakistan / Germania / Russia
anno: 2007
regia: Sergej Bodrov
genere: Drammatico
durata: 125 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: T. Asano (Temudzhin) • K. Chuluun (Börte) • S. Honglei (Jamukha) • Aliya (Oelun) • B. Di (Todoen) • T. Ao (Charkhu) • D. Er (Daritai)
sceneggiatura: S. Bodrov • A. Aliyev
musiche: T. Kantelinen
fotografia: S. Trofimov • R. Stoffers
montaggio: V. Oskarsdottir • Z. Staenberg

Trama: La vita del grande conquistatore asiatico Gengis Kahn, dalla sua infanzia alla scelta della giovanissima moglie quando era ancora un bambino, poi all’adolescenza caratterizzata dalla continua prigionia e riconquista di libertà, fino al trionfo come capo supremo delle tribù mongole, che riuscì a riunire sotto il suo comando e con le quali conquistò gran parte dei territori dell’Asia.

Le vicende dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’ascesa al potere del giovane Temudzhin, al secolo noto come Gengis Kahn, il grande conquistatore che, all’inizio del 13mo secolo, riuscì a riunire le tribù mongole sotto il suo comando arrivando a conquistare gran parte dell’Asia. Presentato in concorso alla seconda edizione della Festa di Roma. E’ stato candidato all’Oscar 2008 come miglior film straniero.

Decisamente l’uscita migliore della settimana. Il regista russo Sergei Bodrov padre di Sergei Bodrov Jr. ha girato un film sicuramente mirabile per due aspetti.

Quelli formali, ed è interessante notare al riguardo, che un maestro della cinematografia russa venga prodotto dagli USA.

Quelli storici. Il film ripercorre la vera storia Gengis Kahn un condottiero che tra miti e leggende fu considerato un eroe e da alcuni una divinità.

Ultimamente, non lo so perché, rifletto sul destino degli esseri umani nella strana convinzione che lo stesso non sia glorioso per i più. Un pensiero che prima di me formulò un certo Friedrich Nietzsche anche, se sia chiaro, non condivido tutta la sua speculazione su molto temi come ad esempio quello dell’Anticristo.

Non so come spiegare ma questo film ci può mettere in relazione con il mistero che si cela nel destino assolutamente superiore che accade per certi uomini solamente.

Tre stars virgola cinque per il ranking non altissimo decretato negli USA, anche se in cuore mio sono quattro e vi dico anche che questa è una di quelle pellicole che merita una sala con cinemascope e Dolby Surround a manetta.



Slipstream – Nella mente oscura di H.

titolo originale: Slipstream
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Anthony Hopkins
genere: Drammatico
durata: 96 min.
distribuzione: Delta Pictures
cast: A. Hopkins (Felix Bonhoeffer ) • C. Slater (Ray) • S. Arroyave (Gina ) • J. Turturro • M. Duncan
sceneggiatura: A. Hopkins
musiche: A. Hopkins
fotografia: D. Spinotti
montaggio: M. Miller

Trama: Uno sceneggiatore che ha sempre vissuto su due diversi piani di coscienza – il mondo reale e quello della sua mente – viene ingaggiato per la riscrittura di uno script, un sanguinoso mystery. Messosi al lavoro, si accorgerà ben presto che i personaggi della storia si materializzano nella realtà e che persone reali compaiono nella sceneggiatura … Felix Bonhoeffer, un maturo sceneggiatore, non si è mai accorto che da sempre ha vissuto la propria esistenza contemporaneamente in due stadi: il mondo reale e l’universo da lui creato e presente solo nella sua mente. Quando viene scritturato per riscrivere la sceneggiatura di un film mystery ambientato in una tavola calda, Felix non si accorge che la sua testa, satura, sta per implodere.

Cioè voglio dire già leggendo la sinossi si dovrebbe capire che Anthony Hopkins, sicuramente eccellente come attore, lasci, come dire, un po’ a desiderare come sceneggiatore e regista.

Qui siamo al su terzo film e annotiamo che mai sarebbe arrivato alla prduzione senza gli aiuti di misteriosi mecenati e crediti verso studenti.

Della serie che s’adda fa’ pe campà questo film ci potrebbe fare luce nella mente di Anthony Hopkins … sinceramente, e con tutto il rispetto, abbiamo altre priorità, magari una sera d’inverno su SKY cinema, visto che paghiamo mestamente l’abbonamento. 2 stars e siamo buoni. Contro di noi una sola annotazione, il premio concesso a ad dalla giuria del Locarno International Film Festival.



NOTTE BRAVA A LAS VEGAS

titolo originale: What Happens in Vegas
nazione: U.S.A.
anno: 2008
regia: Tom Vaughan
genere: Commedia
durata: 99 min.
distribuzione: 20th Century Fox
cast: C. Diaz (Joy) • A. Kutcher (Jack) • K. Ritter (Kelly) • Q. Latifah (Dr. Twitchell)
sceneggiatura: D. Fox
fotografia: M. Leonetti
montaggio: M. Friedman

Trama: Due giovani estranei, dopo una notte di eccessi, passata a divertirsi, tra scommesse, bevute e balli, scoprono di essersi sposati senza in realtà volerlo veramente. Chiedendosi come fare ad annullare il matrimonio, i due nel frattempo vincono il Jackpot in un casinò e visto che sono sposati, entrambi vogliono la loro parte, ma non riescono a trovare un accordo. Per annullare il matrimonio deve passare un pò di tempo… ma nel frattempo i due piano piano s’innamorano…

Joy e Jack non si conoscono ma passano insieme una notte sfrenata a Las Vegas, dove entrambi sono andati per consolarsi di essere stati scaricati: lei, sentimentalmente, dal fidanzato e lui, economicamente, dal padre. Il mattino seguente i due scoprono, al loro risveglio, di essere novelli sposi.

A noi ci dispiace tanto per Cameron Diaz che è sempre tanto carina e tanto brava ma qui tentiamo di parlare di cinema.

Ecco tutto qui, niente di personale. Una star, che sarebbe Cameron, e tutti a casa, come diceva Giannini, no non l’attore, ma il giornalista RAI che commentava la Fiorentina a novantesimo minuto.

Concediamo tre stars, nonostante tutto, in considerazione del tragico lutto che ha colpito l’attrice alla quale concediamo nuove opportunità di riscatto.



CARNERA – THE WALKING MOUNTAIN

titolo originale: Carnera – The Walking Mountain
nazione: Italia
anno: 2007
regia: Renzo Martinelli
genere: Biografico
durata: 123 min.
distribuzione: Medusa Film
cast: A. Iaia (Primo Carnera) • A. Valle (Pina Kovac) • P. Sorvino (Ledudal) • F. Abraham (Leon See) • K. Smutniak (Emilia Tersini) • A. Cupo (Max Baer) • B. Young (Lou Soresi) • P. Seganti (Eudeline)
musiche: A. De Scalzi • Pivio
fotografia: S. Guarna
montaggio: O. Bargero

Trama: Vita, amori e soprattutto pugni – dati e presi – di una leggenda del pugilato. Primo Carnera, la ‘montagna che cammina’ come fu definito il boxeur all’epoca, non è stato solo un grande combattente del ring ma un idolo, inteso anche come mezzo di riscatto, per tanta Italia emigrata negli Stati Uniti. Il film fa rivivere l’epopea del Campione mettendone a fuoco la lunga tranche americana degli anni Trenta con l’apoteosi del titolo mondiale prima dell’inevitabile declino.

La vita, i combattimenti e gli amori del campione di pugilato Primo Carnera, soprannominato la “montagna che cammina”. Il suo successo e la conquista del titolo mondiale lo trasformarono in un idolo e simbolo di riscatto per tutti gli italiani emigrati negli Stati Uniti.

Di Renzo Martinelli annoto un film curioso ed un po’ pasticciato che tentava d’ibridare il genere documentaristico con il thriller su una vicenda, quella del caso Moro, che rimarrà per sempre una delle pagine più orripilanti della storia della Repubblica italiana. Il film in questione era “Piazza delle cinque lune“. Ne posseggo una copia in DVD, interessa?.

Detto questo un film su Primo Carnera non lo so lo trovo un po’ anacronistico. La boxe al cinema è in crisi persino con Roky Balboa per quel che mi riguarda. Chiudo il discorso con due strars virgola cinque per spronare un regista italiano che può fare di più … a fare di più.



SFIORARSI

titolo originale: Sfiorarsi
nazione: Italia
anno: 2008
regia: Angelo Orlando
genere: Sentimentale
durata: 99 min.
distribuzione: Atalante Film
cast: A. Orlando (Paolo) • M. Campironi (Vanessa) • F. Carnelutti (Regista) • M. Brochard (Odette) • V. Carnelutti (Céline)
sceneggiatura: A. Orlando • V. Carnelutti
musiche: S. Cosentino
fotografia: M. Trevis
montaggio: E. Manoni

Trama: In una Roma mondana, quotidiana, reale, Paolo e Céline si sfiorano di continuo; ma i drammi di ciascuno, gli affetti, i piccoli e grandi impegni impediscono loro di accorgersi l’uno dell’altra. Céline è un’attrice, ha trent’anni, una relazione alle spalle, una bambina di dieci. Paolo è un bravo fotografo, sulla quarantina, il cui animo infantile lo allontana dal considerare una relazione approfondita con una donna.

Paolo è un affermato fotografo quarantenne. Benché sia un uomo maturo, non si rassegna ad amare una sola donna e preferisce passare da un amore all’altro vivendo i sentimenti come un bambino curioso di capire e conoscere. Céline ha 28 anni, è un’attrice italo-francese con un matrimonio sbagliato alle spalle e una bambina di dieci anni. I due vivono a Roma in quartieri vicini, hanno amici in comune e nella vita quotidiana non fanno che sfiorarsi senza conoscere l’uno dell’esistenza dell’altra.

Che dire Angelo Orlando ce lo ricordiamo come delicato interprete di uno degli ultimi film dell’amato e rimpianto Massimo Troisi: Pensavo fosse amore invece era un calesse (1991). Angelo ne scimmiottava un po’ il modo di recitare e lo trovavamo divertente. Ce lo ricordiamo, sempre come attore, in un film di Anne Riitta CicconeLe Sciamane” con un altro attore che apprezzammo in vita che fu Piero Natoli. Il film ci piacque e ci divertì molto.

Su questa sua opera come regista non ci sono molte informazioni in rete. Persino IMDB riporta una data di febbraio 2006 per la sua uscita. Dovrei solo per questo sospendere il giudizio per un film che temo uscirà in pochissime sale e che non credo passerà alla storia? Due stars virgola 0 ad un attore che però vorremmo rivedere in sala in qualche commedia brillante.



SOLO UN BACIO PER FAVORE

titolo originale: Un Baiser s’il Vous Plaît
nazione: Francia
anno: 2007
regia: Emmanuel Mouret
genere: Commedia
durata: 97 min.
distribuzione: Officine Ubu
cast: E. Mouret (Nicolas) • V. Ledoyen (Judith ) • M. Cohen (Gabriel) • J. Gayet (Emilie) • S. Accorsi (Claudio)
sceneggiatura: E. Mouret
fotografia: L. Dismet
montaggio: M. Salomon

Trama: Quando Gabriel e Emilie si incontrano, per puro caso, non immaginano che quello sarà l’inizio di una lunga storia. Con una serie di scuse banali Gabriel convince Emilie a passare la serata insieme e quando le chiede un bacio, lei lo rifiuta. Per spiegare i motivi del suo “no” Emilie comincia a raccontare la storia dei suoi amici Nicolas e Judith e di quello che ha comportato il loro primo, innocente bacio. Una reazione a catena con conseguenze imprevedibili.

Gabriel ed Emilie si sentono attratti l’uno dall’altra sin dal loro primo incontro. Tuttavia, quando lui le chiede un bacio, Gabrielle rifiuta. Sulla base dell’esperienza dei suoi amici Nicolas e Judith, infatti, si è convinta che anche un bacio innocente possa provocare conseguenze disastrose.

Due buone ragioni ragione per vedere questo film? La prima è il fatto che lo distribuiscono le Officine UBU che per me sono una garanzia assoluta. La seconda ha un nome ed un cognome: Emmanuel Mouret.

Poi che altro dire … oh si ok c’è Stefano Accorsi … me è in una parte secondaria e poi il mio amico AFP mi garantisce che come attore per la pubblicità funzionava alla grande all’epoca dei suoi esordi. Sarà. Tre stars virgola cinque e segnalazione come una delle uscite più interessanti della settimana.


CHIAMAMI SALOMÈ

titolo originale: Chiamami Salomè
nazione: Italia
anno: 2005
regia: Claudio Sestieri
genere: Drammatico
durata: 96 min.
distribuzione: Mediaplex
cast: E. Mahieux (Erode) • C. Felline (Salomé) • E. Germano (Giovanni) • C. Vertova (Erodiade)
sceneggiatura: C. Sestieri
musiche: L. Ceccarelli
fotografia: M. Onorato
montaggio: C. Di Mauro

Trama: Un boss napoletano, per impressionare alcuni capi mafia americani, organizza una festa all’interno di una fabbrica abbandonata. Nel corso della serata, la bella figliastra del malvivente chiede in dono la testa di un ragazzo rapito anni prima e a cui il boss si è affezionato come a un figlio. (Post rivisto dopo alcuni approfondimenti con il regista).

Rilettura attualizzata (alquanto direi) dell’omonimo celebre dramma di Oscar Wilde. Ritratto di un Erode contemporaneo, boss della malavita napoletana, che nel corso di una festa organizzata per impressionare alcuni capi mafia americani, dovrà far fronte alla richiesta della figliastra che vuole la testa di un ragazzo rapito anni prima dall’uomo, oggi affezionato a lui come ad un figlio.

Io non lo so sapevo cosa passa passava nella testa di certi registi nostrani. Ma davvero aiutatemi a capire. Nel sito originale molti hanno confuso erroneamente il Roma Indipendent Film Festival con la Festa del cinema di Roma. Ad un’analisi più accurata risulta, invece, che il Film ha partecipato alla prima edizione, quella del 2006, visto che era stato prodotto nel 2005, chiediamo scusa al regista ma non al suo ufficio stampa, che magari poteva essere solo un po’ più chiaro.

Ad ulteriore chiarimento specifichiamo che la pellicola ha rappresentato – questa volta in concorso al 30° Festival del Cairo, a differenza che nella edizione del 2006 della Festa del Cinema di Roma, dove non era in concorso – il cinema italiano.

Le mie perplessità sull’opera si sono basate su questa esaltazione della camorra e della mafia, eh basta. Davvero. Questo lo penso a tutt’oggi. Una star con il pensiero a Gomorra. Questo lo cancello solo perché capisco che gli obiettivi drammaturgici e di genere delle due pellicole sono molto diversi, anche se io ho adorato Gomorra, sia chiaro. Il giudizio lo rettifico a tre stars virgola cinque che potrebbero cambiare dopo la visione della pellicola, che farà a breve.

Mi dispiace solo stroncare Elio Germano che, secondo me, anche in pellicole viste in sala recentemente, rimane uno degli attori più interessanti della sua generazione, con buona pace di Riccardo Scamarcio, che, se pure amatissimo dalla sua generazione, non vale, a nostro modestissimo ed opinabilissimo metro di valutazione, una mezza tacca di Elio, che è sempre, invece, tendenzialmente, rigoroso nelle sue scelte, e nelle sue interpretazioni. Ecco l’ho detto. Deludendo con ciò, lo so, il 100% del mio pubblico ggiovane con due g. soprattutto femminile (doppio danno). E questa potrebbe essere un’altra freccia nella faretra di questa pellicola che, peraltro, si è avvalsa di molti attori che hanno un palmares invidiabile, così come pure il cast tecnico.

Magari siamo stati, in prima battuta, troppo severi, non lo neghiamo, ma questo è pur sempre un gioco che va preso per quello che è. Come dire che qui si indicano le nostre priorità che non devono gioco forza trasformasi nelle vostre. Correggiamo pertanto il tiro, per questa pellicola così particolare, a tre stars virgola cinque.

Del regista (e sceneggiatore) italiano Claudio Sestieri – che ha al suo attivo non molti film in verità – scrive Gianni Canova sulle Garzantine: Inizia la sua attività dirigendo programmi televisivi e radiofonici e vari documentari. Esordisce nel 1986 con Dolce assenza, presentato al Festival di Locarno, in cui sperimenta diverse tecniche in funzione del linguaggio cinematografico. Interpretato da J. Champa e S. Castellitto, il film racconta la storia di due donne molto diverse tra loro e della loro ricerca di un’amica improvvisamente scomparsa. Nel 1991 dirige Barocco, scritto in collaborazione con A. Barone e presentato a Venezia.

Ed integrazione volentieri pubblichiamo anche la sua filmografia completa:

  • Chiamami Salomé (2005)
  • La Strada segreta (1999) (TV)
  • Infiltrato (1996)
  • Barocco (1991)
  • Dolce assenza (1986)

Lo segnaliamo, anche, come attore in un bellissimo film di Ettore Scola: La Terrazza, (1980).

Il film esce, edito dalla Fox, anche nella versione DVD in noleggio dal 26 novembre 2008.

Cercheremo di vederlo e magari di aggiornare ulteriormente ma solo se servirà. Va bene così? Poi non dite che non siamo scrupolosi.

La critica ufficiale non è che sia così entusiasta, ehm … ma questo potrebbe essere un punto a suo favore …

A parziale nostra discolpa del possibile errore (?), lascio, a futura memoria, alcuni giudizi non proprio entusiastici sull’opera: http://www.mymovies.it/recensioni/?id=43538; http://trovacinema.repubblica.it/film/scheda/Chiamami-Salome/346615

Cercandolo su internet trovate anche il trailer (anche su You Tube per dire).


CARGO 200

titolo originale: Gruz 200
nazione: Russia
anno: 2007
regia: Aleksej Balabanov
genere: Thriller
durata: 89 min.
distribuzione: Lady Film
cast: A. Polujan (Zurov) • L. Gromov (Artem) • A. Kuznecova (Angelica) • A. Serebrjakov (Aleksej )
sceneggiatura: A. Balabanov
fotografia: A. Simonov
montaggio: T. Kuz’myceva

Trama: E’ la vigilia della Perestrojka, quando il grigiore della vita sovietica si fa sempre più denso. Provincia russa. Uscita dalla discoteca, la figlia del Segretario del Comitato Regionale del Partito scompare. Non ci sono testimoni. La stessa sera viene commesso un brutale omicidio alla periferia della città. Il colpevole dell’omicidio è il padrone di casa. Entrambi i casi vengono seguiti dal capitano della polizia Zurov.

URSS 1984. L’epoca sovietica sta declinando, il totalitarismo ha i giorni contati e il grigiore sta coprendo ogni cosa. In un piccolo paesino di provincia, all’uscita da una discoteca, una ragazza scompare. Si tratta della figlia del Segretario del Comitato Regionale del Partito. Nessuno ha visto niente.

Che dire di questo film russo?

Che ha un ranking alquanto basso. C’interessa ancora del declino dell’impero comunista sovistico?, ecco un bel titolo che i titolisti italiani si sono lasciati scappare … Mah forse farebbe bene a Bertinotti ed a tutta la sinistra Arcobaleno. Magari ne dovremmo girare anche uno noi in Italia di film così sulla fine miserrima della sinistra italiana. Ah Gramsci dove sei?

Tre strars (Oltre a falce e martello eh).

Alla prossima e scusate il ritardo come diceva Troisi.

A cura di cinemavistodame.

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Triky
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15 anni fa

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