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Mars: dove nascono i sogni – di Anna Melikian

Mars: dove nascono i sogni

titolo originale: Mars
nazione: Russia
anno: 2004
regia: Anna Melikian
genere: Drammatico
durata: 97 minuti colore
Regia: Anna Melikian
Soggetto e sceneggiatura: Anna Melikian
Direttore della fotografia: Oleg Lukichev
Montaggio: Ivan Lebedev
Scenografia: Uliyana Ryabova
Costumi: Marina Ananyeva
Musiche originali: Aleksey Aigi
Suono: Alexandre Kopeikin
CAST
Boris: Gosha Yuri Kutsenko
Greta: Nana Kiknazde
Grigorij (Grisha): Artur Smolianinov
Galina: Yevgeniya Dobrovolskaya
Vera: Elena Morozova
Ragazza con la treccia: Yana Esipovitch
Produttori: Rouben Dishdishian & Sabina Yeremeeva
Produzione: Central Parternship in collaborazione con Studio Slon con il supporto del Ministero della Cultura della Federazione Russa
Distribuzione Italiana: Officine UBU – 20159 Milano – via Imbonati, 4 tel. 0269311631 – fax 0260730784 – distribuzione@officineUBU.com – www.officineUBU.com

Premio dei Produttori 13° Kinochoc – Anapa F.F.
Berlin International Film Festival 2005
Seattle International Film Festival 2005
Mar del Plata International Film Festival 2005
Edinburgh International Film Festival 2005
Bergen International Film Festival 2005
Wies-Baden International Film festival 2005
Warsaw International Film Festival 2005
Taipei International Film Festival 2005
Revelation Australian Film Festival 2005

Sinossi

Sperduto in mezzo al territorio post sovietico c’è un paese chiamato, in omaggio al padre del Comunismo, Marks. Ma che succede quando il fattore K si perde per strada?

Mars è come la Russia attuale, un luogo di frattura e straniamento, attesa febbrile e possibilità, un cantiere in evoluzione esplosiva in cui convivono le rovine di ciò che fu e le fantasie immaginifiche di ciò che può essere.

Ne avrà una vaga idea Boris, pugile in fuga da qualcosa o qualcuno: catapultato quasi per caso in questo coloratissimo purgatorio, si trascina narcolettico e alieno alla ricerca della sua strada. Intorno a lui, centinaia di peluches di ogni foggia e dimensione: sono prodotti dalla fabbrica locale, che li usa anche come moneta per pagare i dipendenti.

La presenza del laconico boxeur che conosce il mondo non può passare inosservata nella comunità, ed infatti attira le attenzioni di un gruppo di particolari personaggi, tanto più vitali quanto a disagio nel loro presente: la piccola e pragmatica Nadya, l’ingenuo ed entusiasta Grigorij, l’eterea bibliotecaria Greta e tutte le altre bizzarre epifanie Marsiane che spingono sulle pareti dei propri bozzoli nella speranza di un futuro che li porti lontano, verso i loro sogni. Ognuno vorrebbe essere altrove, chi a Mosca, chi a Parigi… per cambiare il proprio destino. Sogni che si specchiano con lo stesso desiderio di fuga di Boris.

Nel giro di appena ventiquattr’ore i loro destini fibrillanti si incroceranno con quello dello straniero e cambieranno per sempre: in particolare Boris, Greta e Grigorij vivranno un triangolo dolce-amaro dove l’amore non seguirà i desideri dei protagonisti.

La repentina partenza forzata di Boris determinerà un triste epilogo, a cui però la potenza dell’amore di Grigorij donerà una nuova vitalità, sfuggente dalla realtà; una versione cinematografica delle aeree figure di Marc Chagall.

Una pellicola visionaria, che nella sua leggerezza guarda critica alla realtà politico-sociale, e che proietta la tradizione russa dell’assurdo e del grottesco verso le moderne tendenze della commedia agrodolce ‘indie’ con sguardo fresco ed acuto.

La mia solita analisi di eventi, esistenti e linguaggio audiovisivo:

La Russia – una galassia sempre più lontana – a cura di Roberto Bernabò è qui.

Buona lettura.

A cura di cinemavistodame.

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[…] ora tre stars, ma potrebbero aumentare dopo la visione in sala. E infatti sono aumentate a cinque. Qui il mio link alla mia recensione che poi è […]

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