cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

La crisi dei cinepanettoni, Gigi Marzullo e i cine-blog

Ovvero Cinematografo di Gigi Marzullo e i cine-blog

Con tutto il rispetto per tutte le persone, i critici cinematografici (o, a volte, presunti tali, e mi piacerebbe poter affermare, anche solo perché non lo sono per professione, ma non lo affermerò, perché non intendo, sia chiaro, scagliarmi contro nessuno), che vi prendono parte, ieri la trsmissione ha toccato il tema della presunta crisi dei cinepanettoni.

Io l’ho vista per puro caso. Ma l’ho vista, lo ammetto, e non è la prima volta che ciò accade.

E bisognerebbe, anche, spiegare a Gigi Marzullo, che il suo “Cinematografo” non è “l’unica trasmissione di Cinema in Televisione“.

E’ come se Marzullo ignorasse programmi del calibro de “La 25^ ora” di La 7, fatta e curata davvero molto bene, o le tante trasmissioni, andate in onda su SKY, e curate da Gianni Canova.

Ma, ad ogni modo, non intendo fare un post polemico.

Di lì una stura infinita di ipotesi.

  • I cinepanettoni hanno perso il rapporto con la realtà del paese. (Ma perchè l’hanno mai avuto?)
  • I cinepanettoni non hanno saputo rinnovarsi.
  • I cinepanettoni non hanno saputo puntare su nuovi attori, salvo innesti “minori”.

Tutte tesi, per carità, valide. Perché si sa, nel cinema, come nella vita, non esiste una contro prova, una prova del nove.

§§§

Epuure l’obiettivo ultimo di questo post, è solo uno.

Rivendicare che, da oltre 8 anni, il movimento dei cine-blogger italiani, si è da sempre schierato contro un certo modo di fare cinema, e non solo.

Un certo modo di doppiare i film.

L’impossibilità, nelle nostre sale, di assistere a proiezioni in lingua originale, magari con sottotitoli in italiano.

Un certo modo di tradurre (tradendoli e spesso travisandoli, sulla base di logiche di marketing cinematografico, che definire discutibile è un eufemismo), i titoli dei film, eccetera, eccetera, eccetera.

Non è che, tante volte, una con-causa di certa crisi, possa essere stata determinata, anche, da chi, come me (e tanti altri), ha da sempre criticato un certo modo di fare cinema, soprattutto da quando sono nate pellicole d’evasione meno volgari e pcorecce, come “Basilicata coast to coast” di Rocco Papaleo, tanto per citarne una che mi è piaciuta particolarmente, ed, anche, aldilà di quello che, forse, un giorno potranno dire i semiologi, chiamati in causa dal sempre notevole Claudio G. Fava?

E Gigi Marzullo, ogni tanto, non potrebbe, anche lui, prendere in considerazione internet, come fonte d’informazione per il pubblico che si reca nelle sale?

Magari citando la fonte del sito, come ha fatto ieri, molto correttamente, sempre l’ottimo Claudio G. Fava, citando quello di www.cinepanettoni.it?

L’etica giornalistica, verso internet, è troppo spesso colpevolmente lacunosa, ammettiamolo.

Sempre più sovente, in televisione, ma anche in radio, talvolta, ci si limita a dire cose del tipo:  “in internet si sostiene che ...“, o, peggio, “il popolo della rete ha reagito affermando che …”, senza mai citare la fonte dalla quale si è preso quello spunto. Roba da chiodi …

§§§

Noi cineblogger non muoviamo opinioni, tanto, quanto la televisione, ok, ma siamo, come dire, … più mirati sul target.

Il nostro grado d’influenza è, infatti, assai più vicino a chi usa la rete come fonte di contro-informazione.

Esorto, pertanto, Gigi Marzullo, pubblicamente, ad invitare i cine-blogger alla sua trasmissione.

Io ne sarei onorato.

Se la RAI è informazione pubblica, cioè di tutti, sarebbe ora che, nel pluralismo che Gigi Marzullo tenta di assicurare, iniziasse a fare parte anche chi, come me, e come tanti altri, da oltre 7 anni e mezzo, scrive di Cinema su Internet.

Senza polemica, ma solo per amore della democrazia, e della pluralità d’informazione.

Con stima, Gigi, davvero.

La puntata di “Cinematografo” di Gigi Marzullo, di cui si parla in questo post, è visionabile: qui.

Rob.

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Ema
Ema
12 anni fa

Volevo segnalare che nell’ultimo periodo vengono chiamati anche degli studenti (forse cineblogger nn so) a dare opinione sui film in sala… una piccola apertura verso l’esterno la stanno provando a fare :)

Roberto Bernabò
12 anni fa
Reply to  Ema

@Ema: Io, di cinebloggers che leggo, e che stimo, non ne ho visto neanche uno, in trasmissione.

Ehm … è, comunque, è una misura totalmente insufficiente, invitare dei giovani senza qualificare meglio a che titolo stanno lì. La trovo, piuttosto, una mossa di mera forma, ma priva di sostanza. Anche perché non gli fanno dire che due, o, forse, tre parole! ;-)

Continuo, invece, e lo ribadisco, a trovare assai grave, ignorare, del tutto, il dibattito sul Cinema, e sui film proiettati nelle sale italiane, che, da anni, i cinebloggers e non solo quelli italiani, peraltro, svolgono su internet.

Significa stare, letteralmente, fuori dal mondo, e continuare ad essere auto-referenziali.

Di quello, in trasmissione, sinceramente, né da parte dei giovani, né, soprattutto, da parte dei critici, ne ho mai sentito parlare.

Con stima.

Rob.

Enrico
12 anni fa

Ciao,
volevo ringraziarti perchè è “grazie” al tuo post che sono venuto a conoscenza che il mio sito (cinepanettoni.it) sia stato menzionato.
Io sono esperto dell’argomento e posso capire che piacciano o non piacciano i cinepanettoni.
In questa trasmissione hanno chiamato critici che ogni anno ripetono quella e sempre quella sul film di Natale. Claudio G Fava è stato l’unico che ha provato ad approfondire.
Dovrebbere dare più spazio ai blogger

Roberto Bernabò
12 anni fa
Reply to  Enrico

@Enrico: Claudio G. Fava è un vero critico … tutto qui. Ed un giornalista dotato di etica.
Complimenti per il sito, comunque, anche se non sono un particolare estimatore dei cinpanettoni.
Ma tu, invece, dicci cosa pensi di questa presunta crisi di questo genere, così tanto amato e odiato? Comunque, tranquillo, i blogger non l’inviteranno mai in RAI, siano troppo poco allineati (per niente facili, dunque, come cantava Ivano Fossati.) ;-)
A presto.
Rob.

Enrico
12 anni fa

Grazie mille Roberto!
Secondo me il “fallimento” è dovuto al fatto che i cinepanettoni sono peggiorati di anno in anno, putroppo però quest’anno ha “pagato” quello migliore degli ultimi tempi. Natale a cortina per noi fan è veramente un bel prodotto.
Il virgolettato indica che, secondo me, terzi al botteghino per questo genere di film è un successo incredibile.

Capisco chi non sopporta il trash, ma non condivido le critiche e gli insulti gratuiti mirati a dimostrare di essere differenti dalla massa.

Questo è un esempio di schifo giornalistico, dove la giornalista scrive dati sbagliati e parla di cose in modo errato.

http://www.cronachelaiche.it/2011/12/il-cinepanettone-e-morto-viva-il-cinepanettone/

Concludo utilizzando la mia solita frase a chi insulta il sito e i fans.
“Se investiste le energie che usate nelle critiche per le cose in cui credete veramente, allora forse dei cinepanettoni non si sentirebbe più parlare”

Roberto Bernabò
12 anni fa
Reply to  Enrico

@Enrico, grazie a te ;)
Mi piace molto la tua chiosa.;-)
E’ bello scoprire come il Cinema possa essere gustato in modi moldo diversi.
Trovo la tua passione per i cinepanettoni interessante come fatto in sé.
Per dirla tutta, non nego che non ci siano, in certi film, magari in una chiave un po’ troppo stereotipata, vizi (molti) e virtù (assai poche), degli italiani, e che un minimo di satira di costume affiori, ma è che io, al cinema, desidero vedere altro, e non amo, troppo, che gli italiani vengano rappresentati solo in quel modo.
Motivo per cui non ho amato il cinema di Alberto Sordi, ad esempio.
Con stima.
A presto.
Rob.

Enrico
12 anni fa

ciao!
scusa sai mica dove posso rivedere la puntata?
Grazie e ciao

Roberto Bernabò
12 anni fa
Reply to  Enrico

@Enrico: prova su Rai.it. Io l’ho seguita in diretta. Prego e grazie a te. Rob.

soloparolesparse
12 anni fa

Non so Rob, mi piace pensare che tu abbia ragione e qualcosina riusciamo a spostarla in termini di presenze in sala… ma ho idea che il cinepanettone sia l’ultimo genere di film in una ipotetica classifica su cui possiamo intervenire.
Perchè il target del cinepanettone è quello televisivo e dubito che chi si informa su internet su quale film andare a vedere abbia intenzione in partenza di andare a vedere De Sica e soci.
Oh… comunque mi candido anch’io per un bel dibattito pubblico… anzi… mi hai fatto venire un’idea…

Ava
Ava
12 anni fa

Mah.. Io tutto ‘sto entusiasmo per la fine dell’egemonia del cinepanettone non la capisco.. La mia impressione è che il pubblico si sia evoluto giusto un pelo e dal cinepanettone sia passato a commedie come EX, Notte prima degli esami, film che personalmente non frequento ma mi danno l’impressione di essere figli diretti dei cinepanettoni, però può darsi benissimo che mi sbagli :)

Roberto Bernabò
12 anni fa
Reply to  Ava

@Ava … no non credo che ti sbagli di molto.
Peraltro resta sempre il legittimo dubbio che la crisi abbia fatto in qualche modo abbassare i proventi del box office in generale. E, quindi, anche quello dei cinepanettoni.
Va aggiunto che ilprodotto Cinema“, ormai lo si fruisce in mille altri modi (TV satellitare, digitale terrestre, WebTV).
A mio avviso ci sono state pellicole migliori di quelle da te citate, come ad esempio:
Nessuno mi può giudicare“, regia di Massimiliano Bruno (uno degli sceneggiatori di Fausto Brizzi);
o lo stesso picaresco “Basilicata coast to coast“, da me citato nel post, di Rocco Papaleo.
Che, secondo me, andrebbero annotati non come figli del cinepanettone, ma come qualcosa di fondamentalmente diverso, che fa registrare anche qualche velleità di ritorno alla commedia brillante all’italiana, che sembrava assassinata e seppellita da questi mostri d’incasso, privi di struttura narrativa, e pieni di butade davvero stucchevoli.
Insomma, anche per me, però, il Cinema, è un’altra cosa. E lo sappiamo. ;)
Ma guardo a questa nuova vena, con un po’ di speranza in più di te ;)
E, se proprio ti devo dire la mia, non sono così convinto che i cinepanettoni siano finiti, purtroppo.
Staremo a vedere.
Rob.

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