cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 24 e dal 25 settembre 2009

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cinepresa di cinemavistodame Nei cinema dal 24 e 25 settembre 2009

  1. G-Force: superspie in missione – di Hoyt Yeatman (dal 24 settembre 2009)
    Dal 25 settembre 2009
  2. Eva e Adamo – di Vittorio Moroni
  3. Baarìa – di Giuseppe Tornatore
  4. District 9 – di Neill Blomkamp
  5. La ragazza che giocava con il fuoco – di  Daniel Alfredson
  6. Un amore all’improvviso – di Robert Schwentke
  7. Bandslam – High School Band – di Todd Graff
  8. Il silenzio prima della musica – di Eric Daniel Metzgar

Nelle sale italiane dal 24 settembre 2009

G-Force superspie in missione

G-Force: superspie in missione

titolo originale: G-Force
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Hoyt Yeatman
genere: Avventura / Fantasy / Azione
durata: 89 min.
distribuzione: Buena Vista International
cast: B. Nighy (Leonard Saber) • W. Arnett (Kip Killian) • Z. Galifianachis (Ben) • K. Garner (Marcie)
sceneggiatura: C. Wibberley • M. Wibberley
musiche: T. Rabin
fotografia: B. Bazelli
montaggio: M. Goldblatt • J. Hellmann • B. Smith • M. Smith


Trama
: “G-Force” racconta di un team di animali addestrati come agenti segreti: i porcellini d’india Darwin (il leader del team), Juarez (l’esperta di arti marziali), Blaster (l’addetto alle armi e al trasporto), la talpa Speckles (l’adetto informatico) e la mosca Mooch (addetta alla sorveglianza). Il governo degli Stati Uniti gli affida la missione di fermare un malvagio bilionario, Leonard Saber, che progetta di distruggere il mondo con gli elettrodomestici. Prima di completare la loro missione, il governo chiude il programma e li manda in un negozio d’animali. Darwin, Juarez, Blaster, Speckles e Mooch assieme ai loro nuovi amici Hurley e il criceto Bucky scapperanno dalle loro gabbie per sconfiggere il nemico, fermare la sua minaccia e salvare il mondo.

Il cinema 3-D, solo pochi mesi fa aera una sorta di black box sospesa tra passato remoto e futuro promettente.

Da qualche settimana però sforna i suoi prodotti con cadenza quasi settimanale.

Se vuoi vedere un film 3D adesso basta che apri un giornale (o meglio navighi in internet), e scopri in quali sale della tua città, puoi sperimentare la customer experience della visione in tre dimensioni.

Questo giusto per dire che se un film è in 3-D non non so quanto questo possa e debba essere considerato un addon che garantisce una qualità che giustifichi, interamente, la visione di una pellicola, come invece fu per i pionieri del calibro d : “G-Force: superspie in missione”.

Io dico che mi devo ancora convincere e attribuisco a questo film Disney 3 stars.

Nelle sale dal 25 settembre 2009

Eva e Adamo

Eva e Adamo

titolo originale: Eva e Adamo
nazione: Italia
anno: 2009
regia: Vittorio Moroni
genere: Documentario
durata: 77 min.
distribuzione: 50Notturno
sceneggiatura: V. Moroni • M. Piccarreda
musiche: M. Mariani
montaggio: Piccarreda

Trama: Erika, Deborah e Veronica. Per ciascuna di loro, in modi diversi, vivere la loro relazione amorosa significa affrontare una sfida: con se stesse, i propri bisogni, la propria idea di libertà, i giudizi sociali. Il film s’interroga su cosa sia davvero la libertà di amare, quanto sia autentica, effettiva, pura e quanto invece compromessa con bisogni, illusioni, paure, risarcimenti, sensi di colpa, forse ingombranti al punto tale da negarla.

Qui per questo film c’è un colpo di scena, in quanto la Commissione Ministeriale del Visto Censura ha improvvisamente deciso di vietare, questa pellicola, ai minori di 14 anni.

Il regista Vittorio Moroni, già autore dei pluripremiati “Tu devi essere il Lupo” e “Le Ferie di Licu“, che io ho visto e che mi è piaciuto un sacco, ha commentato:

“Provo stupore, rabbia, voglia di ribellarmi. Ho chiesto al Ministero di essere ascoltato, voglio capire, lottare contro questa equazione: film che racconta la storia di una pornostar in erba = film pornografico. Sì, perché ho vigilato ogni fotogramma, ho soppesato ogni stacco, ogni musica, ogni parola, ogni gesto. Credo che sia una storia raccontata con purezza, pudore, umanità. Ho chiesto di potermi confrontare con questi commissari, vorrei conoscerli, guardarli negli occhi mentre espongono le loro ragioni. Mi hanno detto che non potrò farlo, potrò essere ascoltato dalla Commissione2, ma solo dopo che il film sarà già uscito a Roma e Milano.”.

Il documentario, in uscita il 25 settembre a Roma (cinema Quattro Fontane) e a Milano (cinema Mexico), si pone come interrogativo se l’amore in Italia si è emancipato da ogni condizionamento (economico, sociale, religioso…) e i partner si scelgono liberamente, non subordinando a nulla la purezza del loro sentimento romantico.

Io dico quattro stars.

Baarìa

Baarìa

titolo originale: Baarìa
nazione: Italia
anno: 2008
regia: Giuseppe Tornatore
genere: Commedia
durata: 150 min.
distribuzione: Medusa Film
cast:     Monica Bellucci (ragazza del muratore) • Roul Bova (giornalista) • Laura Chiatti (studentessa) • L. Lo Cascio (figlio della mendicante) • E. Lo Verso (Minicu) • N. Grimaudo (Sarina giovane) • A. Molina (Sarina adulta) • B. Fiorello (venditore dollari) • S. Ficarra (Nino) • V. Picone (Luigi) • Gabriele Lavia (maestro commissione) • G. Marengo • Leo Gullotta (Liborio) • Lina Sastri (mendicante) • Nino Frassica (Giacomo Bartolotta) • A. Baglio (affarista) • Vincenzo Salemme (capocomico) • P. Briguglia (maestro catechismo) • Giorgio Faletti (Corteccia) • F. Scianna (Peppino) • M. Madè (Mannina) • Michele Placido (esponente PCI) • C. Fortuna (Renato Guttuso) • L. Burruano (farmacista) • Donatella Finocchiaro (Merciaia) • T. Sperandeo (allevatore) • E. Russo (sposa)
sceneggiatura     Giuseppe Tornatore
musiche     Ennio Morricone
fotografia     E. Lucidi

Trama: Baarìa è sia il nome fenicio sia la pronuncia dialettale di Bagheria; Tornatore rappresenta la vita a Bagheria tra gli anni ’30 e gli anni ’60.  Una storia, divertente e malinconica, di grandi passioni e travolgenti utopie. Una leggenda affollata di eroi… Una famiglia siciliana raccontata attraverso tre generazioni: da Cicco al figlio Peppino al nipote Pietro… Sfiorando le vicende private di questi personaggi e dei loro familiari, il film evoca gli amori, i sogni, le delusioni di un’intera comunità vissuta tra gli anni trenta e gli anni ottanta del secolo scorso nella provincia di Palermo. Negli anni del fascismo Cicco è un modesto pecoraio che trova, però, il tempo di dedicarsi al proprio mito: i libri, i poemi cavallereschi, i grandi romanzi popolari. Nelle stagioni della fame e della seconda guerra mondiale, suo figlio Peppino s’imbatte nell’ingiustizia e scopre la passione per la politica.

Su questo film si è già detto tutto ed il contrario di tutto. Dagli elogi sperticati del Presidente del Consiglio non troppo graditi da Peppuccio, al botta e risposta tra il ministro Brunetta ed il regista.

Del film si sa che a Venezia è stato presentato anche in dialetto di Baarìa con sottotitoli in italiano ed in italiano.

Si sa che Tornatore lo annuncia come il suo Amarcord, ma che i riferimenti vanno più verso un Novecento di Bertolucci.

Si sa che Peppuccio si è attirato le critiche di una parte dei soloni italiani che ritengono Tornatore una sorta di Fellini di serie B.

Io dico che bisogna vederlo per giudicare, e che, certo, le ultime opere del regista hanno deluso le aspettative.

Ma io una visione in sala non me la perdo per nessuna ragione al mondo.

3 stars virgola 5.

District 9

District 9

titolo originale: District 9
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Neill Blomkamp
genere: Fantascienza / Azione
durata: 112 min.
distribuzione: Sony Pictures
cast: S. Copley (Wikus Van De Merwe) • J. Cope (Grey Bradnam) • V. Haywood (Tania Van De Merwe) • M. Hooman (Sandra Van De Merwe)
sceneggiatura     N. Blomkamp • T. Tatchell
musiche: C. Shorter
fotografia: T. Opaloch
montaggio: J. Clarke


Trama
: Più di vent’anni fa, gli alieni hanno preso contatto con la Terra. Gli umani si aspettavano un attacco ostile o dei progressi enormi in campo tecnologico, ma nulla di questo è avvenuto, perché gli alieni sono dei profughi arrivati su una nave spaziale a pezzi. Queste creature sono state collocate in una patria provvisoria nel District 9 in Sudafrica, mentre le nazioni mondiali discutevano sul da farsi. Ora, la pazienza nei confronti della situazione aliena è terminata. Il controllo sugli alieni è stato affidato in gestione alla Multi-National United (MNU), una società privata …

Peter Jackson, sulla scia del progetto di trasposizione dal video gioco al filmico del videogame “Halo” che non sembra concretizzarsi, esce con l’esordio del Regista sudafricano Neil Blomkamp, un lungometraggio che approfondisce le notevoli intuizioni che erano le fondamenta dello short film “Alive in Jo’burg“, dello stesso Blomkamp.

Una menzione speciale di questo blog all’idea, ed un apprezzamento particolare alla realizzazione ed un terzo riconoscimento al promettente Sharlto Copley.

Ibridazione tra documentario e fiction, D-9 trasporta completamente negli eventi della narrazione lo spettatore, anche di quello più assuefatto al flusso continuo di informazioni visive.

L’immagine come elemento fondante del quotidiano, ibridata tra quella degli schermi, televisivi del computer e di internet, in cui il confine realtà/reality/finzione si confonde e si attenua.

E in però in questa particolare combinazione mediatica che forse si perde, anche, il point of concentration della storia.

Povertà, immigrazione, disperazione. Ma cosa è chi è diverso da cosa e da chi?

Non sono infondo le discriminazioni razziali in atto sullo sfondo della disastrata area urbana di Soweto, la descrizione di un tempo spietato in una terra di apartheid?

Peccati veniali che assolviamo con 4 stars.

La ragazza che giocava con il fuoco

La ragazza che giocava con il fuoco

titolo originale: Flickan som lekte med elden
nazione: Svezia
anno: 2009
regia: Daniel Alfredson
genere: Thriller
durata: 127 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: N. Rapace (Lisbeth Salander) • M. Nyqvist (Mikael Blomkvist) • L. Endre (Erika Berger) • G. Staykov (Alexander Zalachenko) • S. Ledarp (Malin Erikson) • A. Eisenstein (giornalista)
sceneggiatura: J. Frykberg
fotografia: P. Mokrosinski
montaggio: M. Morheden

Trama: Due giornalisti della rivista Millenium vengono brutalmente assassinati proprio quando stanno per pubblicare clamorose rivelazioni sul mercato del sesso in Svezia. Sull’arma del delitto ci sono le impronte di Lisbeth Salander, una ragazza che ha alle spalle una storia di comportamenti violenti, considerata pericolosa, ma sembra che nessuno riesce a trovarla. Intanto Mikael Blomqvist, direttore della rivista, non crede a quello che dicono i notiziari: conoscendo Lisbeth cerca di arrivare a lei prima della polizia. Nel corso delle sue indagini, Blomqvist scopre alcuni dolorosi eventi della vita di Lisbeth, che risulta il prodotto di un sistema ingiusto e corrotto. Ma più che una vittima impotente, Lisbeth è l’angelo vendicatore che si abbatte su chi le ha fatto del male con una collera terrificante nella sua intensità, ma prodigiosa nei risultati.

E’ inutile adesso è il momento delle trilogie.

Millennium”, è una di queste.

Tre opere di un progetto iniziale di dieci scritte dal giornalista svedese Stieg Larsson, scomparso durante la stesura del quarto libro.

L’indiscutibile successo editoriale si è puntualmente esteso e riflesso al cinema, dove “Uomini che odiano le donne” è stato uno dei film più visti dell’anno, fenomeno di punta di un’industria nordica, nella fattispecie svedese, che sembra risvegliarsi da un lungo torpore.

La ragazza che giocava con il fuoco” non mancherà di replicare il successo commerciale del primo capitolo, forse proprio perché non rischia nulla, lasciando sul tavolo tutte le carte con cui ha vinto la prima mano;

Occhio alla variazione del regista, che conferisce al film un ritmo più incalzante, assai vicino all’azione pura, ma che non riteniamo sarà la killer application del film.

Lo saranno, piuttosto, i due protagonisti, Michael Nyqvist e Noomi Rapace, ed i loro personaggi che fuori escono dal chiaroscuro della prima opera diventando i canonici eroi positivi.

Vero protagonista del film sarà, e chiudiamo, però, alla fine l’atmosfera della società svedese, ma non vogliamo anticipare troppo.

3 stars virgola cinque.

Un amore all'improvviso

Un amore all’improvviso

titolo originale: The Time Traveler’s Wife
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Robert Schwentke
genere: Sentimentale
durata: 107 min.
distribuzione: 01 Distribution
cast: E. Bana (Henry DeTamble) • R. McAdams (Clare Abshire) • M. Nolden (Annette DeTamble) • A. Howard (Richard DeTamble) • M. Jane (Charisse) • R. Livingston (Gomez) • B. Bisson (Mark Abshire) • M. Castle (Alicia Abshire)
sceneggiatura: B. Rubin
musiche: M. Danna
fotografia: F. Ballhaus
montaggio: T. Noble

Trama: Adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Audrey Niffenegger e basato sull’Odissea, “Un amore all’improvviso” è la storia di una relazione tra una donna e un uomo dotato di un gene che gli permette di viaggiare nel tempo, possibilità che sfrutta per andare avanti e indietro nella vita della donna.

Ve lo ricordate? In “Troy”, Brad Pitt ed Eric Bana si incontrano e si scontrano di nuovo rivisitando il concetto di tempo quale orologio della vita, stavolta a distanza.

Sarà il biondo Brad a spuntarla?

“Un amore all’improvviso” è il film adattissimo per rivalutare “Il curioso caso di Benjamin Button”, cui si avvicina forse solo per l’ambizione ma certo, pare, per la pulizia ed il senso – non sempre gradevole – di perfezione che emana.

Se la cosa peggiore è la scelta del titolo italiano, (come al solito), ridicolo rispetto all’originale “The time traveller’s wife”, che, quantomeno, tentava di enfatizzare l’attenzione verso l’unico personaggio un minimo interessante, il film si salva solo a tratti – ad esempio nella sequenza del matrimonio – ma ahimé strizzando troppo spesso l’occhio verso il banale, fino ad scollinare la linea di non-ritorno.

Spunti interessanti ma screenplay un po’ approssimativa.

Eppure scommettiamo che al box office sbancherà?

Tre stars.

Bandslam - High School Band

Bandslam – High School Band

titolo originale: Bandslam
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Todd Graff
genere: Commedia / Musicale
durata: 111 min.
distribuzione: Eagle Pictures
cast: A. Michalka (Charlotte Banks) • G. Connell (Will Burton) • V. Hudgens (Sa5m) • L. Kudrow (Karen Burton)
sceneggiatura: J. Cagan • T. Graff
fotografia: E. Steelberg
montaggio: J. Gilbert

Trama: Will Burton è il classico liceale sfigato con cui i bulletti amano divertirsi. Mentre tutti lo evitano, Charlotte, cheerleader della stessa scuola, passa molto tempo con lui e vorrebbe che Will facesse parte della sua band rock. In realtà la ragazza vuole vendicarsi del suo ex e vincere la celebre gara tra band della regione.

La locandina dice già tutto e sono stanco.

Due stars.

Il Silenzio prima della musica

Il silenzio prima della musica

titolo originale: Life. Support. Music.
nazione: U.S.A.
anno: 2009
regia: Eric Daniel Metzgar
genere: Documentario
durata: 79 min.
distribuzione: 50Notturno
sceneggiatura: Eric Daniel Metzgar
musiche: E. Liebman
fotografia: Eric Daniel Metzgar
montaggio: Eric Daniel Metzgar

Trama: Nel 2004 il noto chitarrista Jason Crigler viene colpito da un’emorragia cerebrale durante un concerto. La diagnosi medica è molto severa: se sopravvive, sarà un vegetale. Sua moglie incinta e i suoi congiunti si raccolgono attorno a lui, rifiutando di accettare la prognosi: promettendo a loro stessi e a Jason un recupero completo. Il film, utilizzando anche riprese realizzate durante la terapia in ospedale, racconta la sorprendente rinascita del musicista ma anche l’eroica impresa di una intera famiglia.

Anche se stiamo infondo al post questa è una delle uscite migliori del weekend se vi piacciono i docufilm sui gruppi musicali.

Perché questo film vi commuoverà e vi stupirà e vi avvolgerà con il suo struggente realismo.

Da notare quante rassegne ha girato e da nostare che in pratica il regista Eric Daniel Metzgar ha fatto praticamente tutto da solo.

Dalla sceneggiatura, alla fotografia, al montaggio.

Merita pertanto la nostra … si anche la vostra … più sperticata ammiraione e quattro delle nostre stars sono tutte per lui.

A cura di cinemavistodame.com.

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marzia
14 anni fa

Ciao Roberto, sono appena tornata dalla visione di Baarìa, e son delusa.
Tu lo hai visto già?
Se ti interessa "incontrare" la Sicilia di Tornatore come mi è apparsa e conoscere la mia opinione sul suo Baaria passa da qui.Notte :)

Roberto Bernabò
14 anni fa
Reply to  marzia

@Marzia No Marzia non l’ho ancora visto.

Venerdì sono stato all’anteprima romana di “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino e quello si che è un gran bel film.

Questo di Tornatore noto che alla fine è piaciuto solo a Berlusconi ;-)

Grazie del passaggio verrò a leggerti di-là.

Rob.

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