cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 14 marzo 2008

Buongiorno a tutti.

Come di consueto passiamo in rassegna i film in uscita dal 14 marzo 2008, nei cinema cioè da domani.

In questo post:

Un’anticipazione:

Mars: dove nascono i sogni – di Anna Melikian

I film in uscita dal 14 marzo 2008

  • Nelle tue mani – di Peter Del Monte
  • Onora il padre e la madre – di Sidney Lumet
  • 10,000 a.C. – di Roland Emmerich
  • I padroni della notte – di James Gray
  • Tutti i numeri del sesso – di Daniel Waters
  • Water Horse: la leggenda degli abissi – di Jay Russel
  • Una notte – di Toni D’Angelo
  • Mimzy: il segreto dell’universo – di Robert Shaye

Avrebbe dovuto uscire il 14 marzo ma uscirà la settimana prossima:

Mars: dove nascono i sogni

titolo originale: Mars
nazione: Russia
anno: 2004
regia: Anna Melikian
genere: Drammatico
durata: 90 min.
distribuzione: Officine Ubu
cast: A. Smolianinov (Grigorij (Grisha) • N. Kiknazde (Greta) • Y. Dobrovolskaya (Galina) • G. Yuri Kutsenko (Boris)
sceneggiatura: A. Melikian
musiche: A. Aigi
fotografia: O. Lukichev
montaggio: I. Lebedev

Trama: Sperduto in mezzo al territorio post sovietico c’è un paese chiamato, in omaggio al padre del Comunismo, Marks. Ma che succede quando il fattore K si perde per strada? Mars è come la Russia attuale, un luogo di frattura e straniamento, attesa febbrile e possibilità, un cantiere in evoluzione esplosiva in cui convivono le rovine di ciò che fu e le fantasie immaginifiche di ciò che può essere.

Ho verificato che, contrariamente ad alcune fonti ufficiali, il film è del 2004. La regista Anna Melikian è anche la sceneggiatrice della pellicola.

Ho la sensazione che questo film potrebbe essere interessante da vedere sotto diversi profili. Però non riesco a farmi un idea precisa anche se la promozione mi ha contattato per segnalarmi il ritardo ed esattamente il 28 marzo 2008, grazie, per ora tre stars, ma potrebbero aumentare dopo la visione in sala. E infatti sono aumentate a cinque. Qui il mio link alla mia recensione che poi è qui.

Escono invece dal 14 marzo 2008:

Nelle tue mani

Titolo originale: Nelle tue mani
Nazione: Italia
Anno: 2007
Regia: Peter Del Monte
Genere: Drammatico
Durata: 100 min.
Distribuzione: Teodora Film
Cast: K. Smutniak (Mavi) • M. Foschi (Teo) • L. De Santis (Madre di Teo) • S. Saltarelli (Padre di Teo) • L. Bartoli (Padre di Mavi) • E. Solofra (Caterina)
Sceneggiatura: P. Del Monte • M. Pellegrini
Musiche: P. Silvestri
Fotografia: M. Carosi
montaggio: E. Manoni

Trama: Teo è uno studente di astrofisica e divide un appartamento con la compagna, Carla, anche lei studentessa. Una sera, mentre attraversa distrattamente la strada, viene investito da un’auto: alla guida c’è Mavi, una ragazza originaria di Spalato, arrivata in Italia insieme al padre quando era ancora bambina. Teo è riverso a terra, ferito, e Mavi lo soccorre, lo porta in ospedale e gli dona il suo sangue, per poi scomparire nel nulla. I due si ritroveranno per caso solo qualche tempo dopo, finendo per stabilire da subito un legame forte e profondo.

Vi ricordate di Peter Del Monte? No? provo a rinfrescarvi la memoria. A me ad esempio piaque molto un film di cui fu sceneggiatore e regista “Piccoli fuochi” (1985). Un film molto delicato con Valeria Golino, che indagava il mondo dei bambini. Anche “Piso pisello” (1982), un’altro stranissimo film sui teen ager, era suo. Ma anche “Giulia e Giulia” (1987), il primo film girato in alta definizione, era sempre suo, per dire. Era dal 2000 che non usciva con un film “Controvento” con Margherita Buy per l’esattezza, ed, anche lì, chi lo ha visto, sa che strana pellicola fosse.

Registro il momento Kasia Smutniak, molto apprezzata nel ruolo di ragazza con cane in Caos Calmo, e che in questo nuovo film pare sia “selvaggia e sexy” che voglio dire sono cose, e mi rendo conto, per l’ennesima volta, che Nanni Moretti è una sorta di eminenza grigia del cinema italiano.

Tre stars virgola cinque per un regista che ritorna nelle sale dopo tanto tempo.

Onora il padre e la madre

titolo originale: Before the Devil Knows You’re Dead
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Sidney Lumet
genere: Drammatico
durata: 123 min.
distribuzione: Medusa Film
cast: P. Hoffman (Andy) • E. Hawke (Hank) • A. Finney (Charles) • M. Tomei (Gina) • A. Palladino (Chris) • M. Shannon (Dex) • A. Ryan (Martha) • S. Livingston (Danielle)
sceneggiatura: K. Masterson
musiche: C. Burwell
fotografia: R. Fortunato
montaggio: T. Swartwout

Trama: Charles e Nanette Hanson hanno cresciuto i loro figli come si deve. Andy, il maggiore è innamorato della bella moglie Gina, e guadagna un superstipendio come dirigente di una grande azienda. Hank, il più giovane, adora la figlia e sta cercando la maniera per poterla iscrivere ad un’esclusiva scuola privata. Ma Andy riesce a mantenere uno stile di vita stravagante e il dispendioso vizio della droga solo attingendo alle casse della sua società e pur amando la moglie, il suo matrimonio vacilla. Anche Hank ha i suoi piccoli problemi finanziari. E’ in ritardo con il pagamento degli alimenti, beve troppo e ha una relazione … con la moglie del fratello.

Credo di dovere segnalare questa pellicola come la migliore in uscita domani.

Tre cose mi fanno propendere per questa affermazione:

1) La regia del premio Oscar Sidney Lumet no dico Sydney Lumet, che fu uno dei miei registi preferiti nell’età in cui andavo all’università, eh si guagliò aggio studiato.

Noto che il maestro si sia un po’ appassionato ai film che coinvolgono il Diavolo.

2) L’interpretazione del premio Oscar Philip Seymour Hoffman uno degli attori più ecelttici del 2007.

3) Ma soprattutto (si fa per dire, eh) il fatto che su internet sta girando una scena di sesso bollente e scabrosa tratta dai primissimi minuti del film. A causa di questa sequenza, che vede coinvolti la sensuale e bella Marisa Tomei (anche lei premio Oscar) e il bravissimo Philip Seymour Hoffman, e che credo si possa vedere in questo video di You Tube, il film è sottoposto a censura. Secondo le prime indiscrezioni è vietato ai minori di 14 anni.

In rete si è venuto a creare un fenomeno simile a quello che, poco tempo fa, si è verificato per il la pellicola di Antonello Grimaldi “Caos Calmo“, dove i protagonisti della scena incriminata erano Nanni Moretti e Isabella Ferrari. Ma c’è chi giura che la scena tratta da “Onora il Padre e la Madre” sia molto più scabrosa. Siete avvisati.

Il film ha un discreto ranking negli USA. Io però più di quattro stars non concedo. Vederemo.

10,000 a.C.

titolo originale: 10,000 B.C.
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Roland Emmerich
genere: Azione / Avventura
durata: 109 min.
distribuzione: Warner Bros
cast: C. Belle (Evolet) • S. Strait (D’Leh) • C. Curtis (Tic’Tic) • O. Sharif (Narratore) • T. Barlow (Dio della Piramide) • S. van Sornsen (Cacciatrice di mammuth) • M. Khan (One Eye) • R. Ritchie (Moha)
sceneggiatura: R. Emmerich • H. Kloser
musiche: T. Wanker • H. Kloser
fotografia: U. Steiger
montaggio: A. Berner

Trama: All’epoca degli dei e degli eroi, nelle lontane terre innevate, vive la tribù degli Yagahl che scrutava il futuro tra le pieghe dei fenomeni naturali. La storia racconta del giovane cacciatore D’Leh, del suo grande amore per la dolce Evolet dagli occhi color del mare e di un destino già prestabilito, che gli porterà via la donna amata e contro il quale, deciderà di andare incontro a testa alta e con coraggio. D’Leh, sempre più forte delle sue capacità, riuscirà a riunire numerose popolazioni di guerrieri e a formare un vero e proprio esercito con il quale affronterà il potente dio tiranno che rende schiavi i prigionieri del suo popolo, oltraggiando la civiltà della quale lo stesso Leh è il figlio.

Ho visto il trailer al cinema. Di grande effetto (il trailer). Mi sono detto: sarà l’ennesimo film tratto da una graphic novel.

Ma niente, manco quello. Insomma Roland Emmerich, il regista di “The day after tomorrow” (2004), non c’incanta. Il ranking USA è bassisimo … figurarsi in Europa.

Due stars virgola cinque per i bambini che apprezzeranno gli effetti speciali. Non so più che pensare del cinema di questo genere made in U.S.A.. Era stato annunciato come un capolavoro …

I padroni della notte

titolo originale: We Own the Night
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: James Gray
genere: Drammatico
durata: 105 min.
distribuzione: Bim Distribuzione
cast: J. Phoenix (Bobby Green) • M. Wahlberg (Joseph Grusinsky) • E. Mendes (Amanda Juarez) • R. Duvall (Burt Grusinsky) • T. Musante (Jack Shapiro)
sceneggiatura: J. Gray
musiche: W. Kilar
fotografia: J. Baca-Asay
montaggio: J. Axelrad

Trama: Joseph e Bobby sono due fratelli molto diversi che nella la vita hanno scelto due distinte scelte professionali. Joseph ha seguito le orme del padre, vecchio capo del corpo di polizia di New York; Bobby, invece, pur di mascherare i suoi legami con la polizia, ha cambiato il suo nome ed è diventato il gestore del locale più famoso e frequentato di Brooklyn, “El Caribe”, dove ogni sera fa festa insieme alla bellissima fidanzata Amanda e si diverte con i suoi amici tra carte, alcol e droga. Sarà proprio lo spaccio di sostanze stupefacenti, attuato fuori dal locale da una band di trafficanti senza scrupoli, a generare i sospetti della polizia e dello stesso Joseph che sarà costretto ad intervenire. La chiusura temporanea del locale sarà per Bobby un’occasione per ripensare la propria vita e gli affetti che da parecchio tempo si era lasciato dietro le spalle.

Anche qui sono in difficoltà. James Gray, il regista e di “Little Odessa” (pellicola non certo passata alla storia), torna al genere Crime Thriller, che come cinema di evasione e d’intrattenimento va sempre bene.

Anche se.

Anche se proprio James Gray si è guadagnato ben due nominations per questo film. Una delle quali è al Festival di Cannes del 2007 e l’altra al César Awards, per dire.

Non credo, però, nonostante ciò, che stiamo difronte al capolavoro, allo scarto quantico.

Un film onesto con un ranking onesto ed io sono cautamente diffidente.

Tre stars virgola cinque. Ma si.

Tutti i numeri del sesso

titolo originale: Sex and Death 101
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Daniel Waters
genere: Commedia
durata: 100 min.
distribuzione: Moviemax
cast: W. Ryder (Gillian) • S. Baker (Roderick Blank) • L. Bibb (Miranda) • T. Sade (Beta)
sceneggiatura: D. Waters
musiche: R. Kent
fotografia: D. Okada
montaggio: T. Ship

Trama: Roderick Blank riceve una strana mail contenente l’elenco di tutte le donne con cui ha fatto sesso in passato e, incredibilmente , di quelle con cui lo farà in futuro. Sfortunatamente ne incontra una che pur di far parte di quella lista.. ucciderebbe!
La candidata all’Oscar e vincitrice del Golden Globe Winona Ryder stupisce con il suo fascino nell’interpretazione di misteriosa femme fatale.

Candidature all’Oscar e titolo italiano a parte, questo film offre una sola grande attrazione, ammettiamolo. Winona Rider e la sua interpretazione. Se al suo posto ci fosse un’altra attrice credo che nemmeno lo farebbero uscire nelle sale.

Due stars virgola cinque solo per gli occhi (… ehm si fa per dire) di Winona.

Water Horse: la leggenda degli abissi

titolo originale: Water Horse: the legend of the deep
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Jay Russel
genere: Azione / Avventura
durata: 110 min.
distribuzione: Sony Pictures
cast: E. Watson (Anne MacMorrow) • B. Chaplin (Lewis Mowbray) • D. Morrissey (Capitano Hamilton) • B. Cox (Angus (vecchio)) • A. Etel (Angus MacMorrow) • P. Xi (Kirstie MacMorrow)
sceneggiatura: R. Jacobs
musiche: J. Newton Howard
fotografia: O. Stapleton
montaggio: M. Warner

Trama: Due ragazzini scozzesi trovano un uovo sulla spiaggia che pian piano si schiude facendo venire alla luce un “cavallo acquatico”. Ma il “cavallo” cresce fino a diventare il mitico mostro di Loch Ness. Basato sull’omonimo libro per ragazzi di Dick King-Smith.

Il mostro di Loch Ness … ci domandavamo tutti come mai nessun film lo avesse indagato.

Problema risolto con questo film fantasy – azione – avventura, in cui il mostro è un amico dei bambini.

Il film, segnalo, ha ricevuto due nominations:

Academy of Science Fiction, Fantasy & Horror Films, USA, Visual Effects Society Awards. Per cui gli amanti di questo tipo di componenti magari potranno ricevere effetti per i loro occhi.

Io passo, non ho più l’età.

Tre stars per i bambini.

Una notte

titolo originale: Una notte
nazione: Italia
anno: 2007
regia: Toni D’Angelo
genere: Drammatico
durata: 90 min.
distribuzione: DI.ELLE.O
cast: A. Postiglione (Alfonso) • R. Zinna (Riccardo) • L. Iacuzio (Luigi) • N. D’Angelo (Tassista Raffaele) • S. Troise (Annamaria) • S. Sansone (Salvatore)
sceneggiatura: S. Sansone • T. D’Angelo
fotografia: R. Marra
montaggio: L. Caudullo

Trama: Salvatore, Annamaria, Alfonso e Riccardo, quarantenni di estrazione sociale borghese, tutti originari di Napoli, ma residenti altrove per motivi di lavoro, ritornano in città per il funerale del loro più caro amico, Antonio. Dopo la veglia funebre, decidono di cenare insieme. Da questo momento i quattro iniziano a raccontarsi e così prende il via il viaggio tra i ricordi, le esperienze condivise, i bilanci della vita di ognuno di loro, che durerà per l’intera notte. Nonostante fossero molto affiatati durante il periodo universitario, si sono persi di vista una volta trasferitisi.

Il primo Road Movie napoletano?

Nino d’Angelo che fa il tassista?

Io questo film non me lo perdo per nulla al mondo.

Esce solo in due sale in Italia (una a Roma il “Politecnico Fandango” ed una a Napoli “Il Modernissimo“) da quello che ho capito.

La cosa strana è che a Roma lo proiettino al Politecnico Fandango (dove io ho seguito il mio corso di sceneggiatura) che è una sala (e non un multisala come il Modernissimo di Napoli), con una certa attenzione alla direzione artistica. Ho visto il trailer sul sito del film: http://www.unanotte.it/ e sono ancora più perplesso.

Per le mie origini partenopee concedo tre stars … ma siamo in pieno conflitto d’interessi.

Ma poi chi è Toni D’Angelo … sarà un parente di Nino? No, è molto più semplicemente, un giovane regista di Video Clip laureatosi al D.A.M.S. con una tesi su Abel Ferrara. Ha curato gli ultimi video di Nino D’Angelo. Questo forse spiega una parte dell’arcano. Ma, colpo di scena, nei commenti ci segnalano che è il figlio di Nino, ah beh allora …

Mimzy: il segreto dell’universo

titolo originale: The Last Mimzy
nazione: U.S.A.
anno: 2007
regia: Robert Shaye
genere: Azione / Avventura
durata: 94 min.
distribuzione: Eagle Pictures
cast: T. Hutton (David Wilder) • J. Richardson (Jo Wilder ) • R. Wilson (Larry White) • K. Hahn (Naomi Schwartz) • M. Duncan (Agente Nathanial Broadman) • C. O’Neil (Noah Wilder) • R. Leigh Wryn (Emma Wilder)
sceneggiatura: T. Emmerich • B. Rubin
musiche: H. Shore
fotografia: J. Muro
montaggio: A. Heim

Trama: Due bambini scoprono una scatola misteriosa contenente alcuni strani strumenti che sembrano dei giocattoli. Quando i bambini iniziano ad utilizzare questi giochi, la loro intelligenza si sviluppa enormemente, al punto tale di diventare geniali. La più piccola dei due, dice alla mamma che uno di questi giocattoli, un coniglio di pezza di nome Mimzy, “le sta insegnando delle cose nuove” e le ha rivelato un messaggio importante per il futuro; il giocattolo viene quindi esaminato e si scopre che si tratta di un oggetto elettronico molto sofisticato dotato anche di particelle organiche. Tutti si rendono conto di essere coinvolti in qualcosa di incredibile … ma cosa esattamente?

Qui siamo ad elevato rischio di sola.

Quando nei manifesti locandina scrivono cose del tipo “dagli stessi produttori di “Incontri ravvicinati del terzo tipo“, un film serissimo di Steven Spielberg in cui recitava niente di meno che François Truffaut, con tutto il dovuto rispetto di Robert Shaye, fate sempre molta attenzione.

E’ il classico vecchio trucco.

Detto questo vi avviso il film non ha convinto il pubblico USA e dubito che convincerà me.

Sul pubblico italiano mi astengo.

Tre stars perché non è comunque la peggiore uscita della settimana. Ma forse sono io che sto diventando troppo buono.

Alla prossima.

Tutti i trailer dei film in uscita domani sono qui. Potete divertirvi.

A cura di cinemavistodame.

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Giuliano
Giuliano
15 anni fa

cerco quando e uscito questo film Urban justice-Città violenta al cinema di steven seagal

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[…] ho già parlato qui, lo risegnalo come film curioso ed […]

Roberto Bernabò
16 anni fa

@Mapi I tuoi saluti mattutini sono come raggio di sole in questo blog. ;)
@carlotta … ehm addirittura … mi sembrano paragoni un momentino sbilanciati. Goffredo Fofi poi si sa che è amico di Nino D’Angelo. Condivido sul fatto che non sia certo l’ultimo arrivato. (Ti avviso, peraltro, che ho tolto il maiuscolo al tuo commento … che sembrava un tantino urlato … sai che in internet il maiuscolo significa quello).

Ad ogni modo non ho motivo di dubitare del tuo punto di vista, né di quello di Fofi peraltro, e ti assicuro che vedrò il film e che scriverò anche una recensione. Per quello che apparirà a me sia chiaro. ;)

Per cui continua a seguire questo blog.

Grazie comunque per il passaggio e per la segnalazione.

Un saluto a tutti.

Rob.

carlotta
carlotta
16 anni fa

Goffredo Fofi ha detto: paragonandolo alla letteratura “Una notte” è come un racconto di Cechov, paragonandolo al cinema è un film di Cassavetes.

A Napoli il teatro è morto, la letteratura pure ma il cinema grazie a Toni e qualche altro giovane regista sembra rinato.

Neanche il più bel film su Napoli ha un valore forte come questo.

Ecco, Fofi non è mica l’ultimo arrivato, quindi sono corsa al Politecnico Fandango a vedere il film: ne sono uscita commossa.

E’ un film geniale e Toni D’Angelo ha dimostrato di essere un ottimo regista.

Fofi aveva ragione ed io te lo consiglio.

Carlotta

Mapi
16 anni fa

Meno male che ci sei, a regalarmi queste sottolineature nuove e ragionate. Nel mio piccolo cinema di paese, sono sempre i film commerciali a tenere il primo posto in passerella (ma la ruota gira ovunque così, e non cresceremo mai… purtroppo!)
Un abbraccio mattutino
Mapi

Roberto Bernabò
16 anni fa

@Jack In effetti il sospetto era forte.

In ogni caso l’ho segnalato come merita.

Grazie dell’informazione aggiuntiva.

Un saluto.

Rob.

Jack
Jack
16 anni fa

Intanto toni d’angelo è il figlio di Nino. Il film ti assicuro è bello, malinconico e ironico. Ci accompagna bella musica jazz. da vedere.

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