cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

I film in uscita dal 25 gennaio 2008

Un saluto a tutti ben ritrovati.

In questo post:

Un’anticipazione: Caos Calmo – di Antonio Luigi Grimaldi

I Film in uscita dal 25 gennaio 2008:

  1. La famiglia Savage – di Tamara Jenkins
  2. Hotel Meina – di Carlo Lizzani
  3. Into the Wild – di Sean Penn
  4. Mr Magorium e la bottega delle meraviglie – di Zach Helm
  5. Alien vs. Predator: Requiem (Alien vs Predator 2) – di Colin Strause, Greg Strause
  6. Non è mai troppo tardi – di Rob Reiner
  7. Scusa ma ti chiamo amore – di Federico Moccia

Le nominations agli Oscar 2008

§§§

Un’anticipazione

Caos Calmo
Cast: Nanni Moretti, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Hippolyte Girardot, Alessandro Gassman, Silvio Orlando, Manuela Morabito, Alba Rohrwacher, Kasia Smutniak, Roberto Nobile
Regia: Antonio Luigi Grimaldi
Sceneggiatura: Nanni Moretti, Laura Paolucci, Francesco Piccolo
Data di uscita: Venerdì 8 Febbraio 2008
Genere: Drammatico
Distribuito da: 01 DISTRIBUTION (2008)

“Ormai è il mondo, stellina, a non essere normale. Polimeri, ormoni, telefonini, benzodiazepine, debiti, carrelli del supermercato, ordinazioni al ristorante, negozi di occhiali, A è innamorato di B ma B non è innamorato di A, i soldi finiscono sempre rubati, ogni morte ha un colpevole. Ecco cos’è il mondo. Non è più normale.”

C’è una cosa che, per i miei personali interessi cinefili, mi attira assai in questo film. Comprendere definitivamente se Nanni Moretti oltre ad essere un bravo attore è anche un bravo sceneggiatore. In questo film lo vedremo all’opera nel sempre difficile lavoro di trasporre dal letterario al filmico un romanzo considerato importante e contemporaneo.

Complimenti per la scelta del soggetto e per il coraggio artistico delle intenzioni, Nanni, ma vedremo di cosa sei stato capace.

§§§

I film in uscita nelle sale cinema italiane dal 25 gennaio 2008

La famiglia Savage
Titolo originale: The Savages
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Regia: Tamara Jenkins
Sceneggiatura: Tamara Jenkins
Genere: Commedia
Durata: 113 min.
Cast: Philip Seymour Hoffman, Laura Linney, Peter Friedman, Gbenga Akinnagbe, Cara Seymour, Philip Bosco, Sidné Anderson, Erica Berg, Michael Blackson, Hal Blankenship
Produzione: Fox Searchlight Pictures, Lone Star Film Group, This Is That Productions, Ad Hominem Enterprises
Distribuzione: 20th Century Fox

I fratelli Wendy e Jon Savage hanno abbandonato molto presto la casa paterna ed ognuno di loro conduce ormai un’esistenza lontana dai legami familiari. Il loro ultimo desiderio sarebbe proprio quello di tornare a vivere in una situazione familiare da cui sono precocemente fuggiti, ma una telefonata in cui vengono informati della demenza senile del padre ormai giunta ad uno stato gravemente avanzato riporta a casa i due fratelli.

Sicuramente l’uscita clou della settimana.

Mentre imperversa lo sciopero degli sceneggiatori di Holliwood, che rischia di colpire duramente il successo dell’edizione di quest’anno delle premiazioni degli Oscar, esce nelle sale italiane, una pellicola per la quale Tamara Jenkins ha ottenuto una nomination per la migliore sceneggiatura originale.

Poi non mi venite a dire che il merito è solo del regista visto che in questo caso i ruoli di sceneggiatrice e regista coincidono.

Anche perché, ad onor del vero, quella agli Oscar è sicuramente la più importante, ma non certo l’unica nomination che la pellicola si è guadagnata per questo specifico aspetto.

Anche l’interpretazione di Philip Seymour Hoffman pare sia notevole.

La pellicola ha avuto un’ottima accoglienza dal pubblico cinefilo USA che lo ha molto apprezzato.

Il film, e chiudo, ha partecipato a tutti questi festival:
USA (Sundance Film Festival)
Canada (Toronto Film Festival)
Canada (Vancouver International Film Festival)
USA (Mill Valley Film Festival)
USA (Austin Film Festival)
USA (Hamptons International Film Festival)
Croatia (Zagreb Film Festival)
UK (London Film Festival)
USA (Savannah Film and Video Festival)
Greece (Thessaloniki International Film Festival)

Insomma mi sembrano una garanzia voi che dite. Per essere più espliciti io gli accredito quattro stars e chiusa lì.

Hotel Meina
Titolo originale: Hotel Meina
Genere: Drammatico
Nazione: Italia
Anno produzione: 2007
Durata: 110 min
Regia: Carlo Lizzani
Cast: Benjamin Sadler, Federico Costantini, Ferdinando Murolo, Adriano Wajskol, Federico Pacifici, Ralph Palka, Thierry toscan Moriceau, Nuccio Siano, Silvia Cohen, Simone Colombari
Produzione: Titania
Distribuzione: MIKADO (2008)

Basato su fatti realmente accaduti, raccontati in un libro di Marco Nozza. Lago Maggiore, settembre 143. Un gruppo di sedici ebrei italiani, provenienti dalla Grecia, sono ospiti dell’Hotel Meina di proprietà di Giorgio Benar, un ebreo con passaporto turco (cioè cittadino di un paese neutrale). In seguito all’8 settembre, giorno dell’armistizio fra l’Italia e gli Alleati, un reparto di SS capitanato dal comandante Krassler giunge a Meina.

FILM REALIZZATO CON IL CONTRIBUTO DEL MIBAC. – EVENTO FUORI CONCORSO ‘VENEZIA GIUBILEO (1932-2005): OMAGGIO A CARLO LIZZANI’ ALLA 64. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CINEMATOGRAFICA DI VENEZIA (2007).

Ora l’altro giorno tornando da Milano “La Repubblica“, noto quotidiano italiano tendenzialmente scherato a sinistra, gli dedicava uno speciale nella sezione cultura.

Lizzani non ha certo bisogno di presentazioni. Tanto meno mie, anche se grazie al mio amico Massimo Iaboni ebbi modo di conoscerlo in quel di Poggio Mirteto qualche estate fa, e lui, nell’occasione, bacchettò Carlo Verdone ed altri registi italiani contemporanei perché non sono avvezzi al confronto, come lo è stata, al contrario, non solo in Italia ma anche in Francia, la sua generazione.

Lizzani è stato, infatti, uno dei padri del movimento di registi italiani che è passato alla storia come il neorealismo.

Qui, ormai ottantacinquenne, s’ispira forzandolo in più elementi, ad un fatto di cronaca dell’epoca realmente accaduto.

Vi aggiunge una visione altra della Germania in un esistente femminile che, dalle cronache, risultava assai più ambiguo, ed un’organizzazione dei partigiani italiani alquanto improbabile vista la data dei fatti.

Senza entrare nel merito specifico della legittimità ontologica di tali forzature, che nei film di chiaro imprinting documentarista hanno ottime schiere di detrattori, non meno vaste di quelle dei sostenitori, e considerando anche il fatto che il film ha un’uscita coerente con certe celebrazioni dello shoah, non posso, però, esimermi dal chiedermi e dal chiedere anche a voi, il senso di quest’operazione e che cosa, un regista che ha frequentato maestri del calibro di De Santis, possa ancora aggiungere, oggi, allo specifico filmico di genere.

Io passo, anche se tributo a Carlo Lizzani come a Citto Maselli, anche lui tornato di recente nelle sale, un ossequioso saluto.

Tre stars onoris causa, dai su.

Mr Magorium e la bottega delle meraviglie
Titolo originale: Mr. Magorium’s Wonder Emporium
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Regia: Zach Helm
Genere: Commedia – Family – Fantasy
Durata: 103 min.
Cast: Natalie Portman, Dustin Hoffman, Jason Bateman, Zach Mills, Jonathan Potts, Paula Boudreau, Rebecca Northan, Ted Ludzik
Produzione: Mandate Pictures, FilmColony, Walden Media
Distribuzione: Moviemax

Magorium è un candido uomo dai capelli bianchi che ha raggiunto la sua Magorium è un candido uomo dai capelli bianchi che ha raggiunto la sua veneranda età senza invecchiare un solo giorno da quando ne aveva 65. Possiede il negozio da 114 anni, durante i quali ha regalato meraviglia e magia ai bambini di ogni età. Proprio nel momento in cui Magorium è in procinto di partire, un cambiamento oscuro e sinistro si verifica nell’Emporio: quello che una volta era un negozio allegro, colorato e felice inizia ad ingrigirsi come se anch’esso avesse consapevolezza dell’imminente partenza di Mr. Magorium. Molly infatti, non crede in se stessa e il negozio ne risente. Ma il futuro rivelerà felici sorprese.

Zach Helm e il suo film “Strange than Finction” furono un appuntamento mancato in momento molto felice della mia vita.

Non posso così argomentare a favore dell’opera anche se quello che lessi all’epoca era molto lusinghiero assai al riguardo di entrambi.

Anche qui i meriti (di entrambe le pellicole) vanno ad uno sceneggiatore regista. Curioso no?

Diciamo anche, ma si, che Dustin Hoffman non è un attore che non selezioni questo aspetto specifico.

E diciamo anche che è molto attento sia ai contenuti, mai violenti, dei suoi esistenti e sia ai messaggi che gli stessi lanciano verso l’alto come si usa dire in gergo di screenplay.

Ed allora rimango dell’idea che, pur non essendo un amante del genere fantasy, ahimè, non me ne vogliate, tributo a questa pellicola tre stars virgola cinque, ma si.

Alien vs. Predator: Requiem (Alien vs. Predator 2)
Titolo originale: Aliens vs. Predator: Requiem
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Horror, Fantascienza
Durata: 86 min.
Regia: Colin Strause, Greg Strause
Cast: John Ortiz, Steven Pasquale, Johnny Lewis, Reiko Aylesworth, David Paetkau, Chelah Horsdal, Gina Holden, Shareeka Epps, Ariel Gade
Produzione: Twentieth Century-Fox Film Corporation, Davis Entertainment
Distribuzione: 20th Century Fox

Nello spazio nessuno può sentirti urlare, era il vecchio claim del primo Alien, film horror di culto, di ambientazione fantascientifica, ora, con la battaglia portata per la seconda volta sulla terra (dopo le piramidi equatoriali perlustrate da uno sfortunato Raoul Bova). Gli Alien sono arrivati sul pianeta azzurro, insomma, e il rischio è quello dell’estinzione della razza umana, o, almeno, di una cittadina del Colorado. Per fortuna gli esseri umani non sono i soli nemici degli extraterrestri insettiformi. Un’altra razza aliena, altrettanto letale e malvagia, i Predator, fanno parte dell’equazione: una loro astronave si è schiantata e ha liberato gli Alien sulla superficie terrestre. Chi sopravviverà?

Alien versus Predator è un concetto che mi fece sbellicare già alla prima uscita.

Ibridare, poi, un crossover con il sequel mi sembra un po’ troppo sadico anche per i miei gusti.

Insomma per essere seri il primo Alien lo vidi che vestivo la divisa da bersagliere e mi fece stare male. Ero giovane ed uscii da una sala romana turbato.

Ma in quel film del 1979 il regista era un certo Ridley Scott. Che anche in quel caso fu un prime mover del genere. Non a caso la pellicola vinse 11 Oscar ed ebbe 18 nominations.

Quella in uscita oggi mi appare, in verità, un’operazione di marketing buona solo per masse di spettatori catatonici che si accontentano sol di vedere, basta che ci sia violenza e sangue verde melmoso in quantità adeguate, vietato pensare e cogliere citazioni cinefile.

Due stars in memoria di me del 1979.

Into the Wild
Titolo originale: Into the wild
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Genere: Avventura, Drammatico
Durata: 140 min.
Sceneggiatura: Sean Penn (screenplay) Jon Krakauer (book)
Regia: Sean Penn
Cast: Emile Hirsch, Vince Vaughn, Marcia Gay Harden, William Hurt, Catherine Keener, Kristen Stewart, Zach Galifianakis, Jena Malone, Brian Dierker, Hal Holbrook
Produzione: Paramount Vantage, River Road Films, Art
Distribuzione: BIM distribuzione

Il film racconta la vera storia di Christopher McCandless, detto Alex Supertramp. Dopo aver conseguito la laurea nel 1992, Christopher decide di abbandonare ogni cosa per andare a vivere tra i ghiacci dell’Alaska. Dopo aver vissuto in quel paese per quattro mesi, il suo corpo viene ritrovato senza vita in un autobus abbandonato all’interno di un accampamento isolato.

Ora qui siamo difronte ad un dilemma. Il film ha ben due dico due candidature all’Oscar 2008 (miglior montaggio: Jay Cassidy, e miglior attore non protagonista: Hal Holbrook) e si è già aggiudicato ben altri 11 premi.

Al Broadcast Film Critics Association Awards, Sean Penn, si è meritato una nomination come migliore regista, ed agli ultimi Golden Globes, Eddie Vedder, ha vinto il premio per la migliore canzone scritta per un film.

Insomma negli USA sia il pubblico cinefilo che la critica lo ha molto apprezzato.

Dovrei dare quattro stars virgola cinque solo per questo? No anche perché sento già puzza di bruciato in giro e ne lascio quattro.

E non ho null’altro da aggiungere su questo argomento, come diceva Forrest Gump.

Non è mai troppo tardi
Titolo originale: The Bucket List
Nazione: U.S.A.
Anno: 2007
Regia: Rob Reiner
Sceneggiatura: Justin Zackham
Genere: Commedia
Durata: 120′
Distribuzione: Warner Bros
Cast: Jack Nicholson (Edward Cole), Morgan Freeman (Carter Chambers), S. Hayes (Thomas), B. Todd (Virginia Chambers), R. Morrow (Dottor Hollins)
Sceneggiatura: J. Zackham

Il miliardario Edward Cole (Jack Nicholson) e il meccanico Carter Chambers (Morgan Freeman) appartengono a due mondi opposti e paralleli, che si incontrano quando i due si trovano a condividere la stessa malattia e la stessa stanza d’ospedale. Insieme immaginano una lista di desideri fatta di esperienze che vogliono fare prima che sia troppo tardi.

Intraprenderanno così un viaggio e, diventati amici, impareranno il senso della vita.

Ehm … ai coetanei televisivi della mia generazione chiarisco subito che il Maestro Manzi (a cui si sono ispirati i sempre mai domi beceri titolisti italiani) non c’entra una mazza.

Rob Reiner, chi era costui?

Un attore? Certo. Uno sceneggiatore (ma guarda)? Certo. Un produttore? E come no. Un regista? Certo che si. Un compositore? Anche (This Is Spinal Tap – 1984).

Un talento sicuramente.

In questo film si avvale di un plot dolce amaro (più amaro che dolce) di Justin Zackham e della recitazione di due attori fuori discussione. Jack Nicholson (Edward Cole), Morgan Freeman (Carter Chambers).

Cos’altro dire. Il film è una spanna sotto le altre uscite USA della settimana.

Non ha vinto premi, non ha nominations, ed il pubblico USA ne è meno entusiasta.

Ma se volete spendere un paio d’ore per farvi un’idea di una lista di cose da fare prima di morire accomodatevi, magari io aspetto ancora qualche anno, eh?

Tre stars per due attori ed un talento che potrebbero e dovrebbero fare di più.

Scusa ma ti chiamo amore
Titolo originale: Scusa ma ti chiamo amore
Genere: Commedia
Anno di produzione: 2007
Nazione: Italy
Regia: Federico Moccia
Cast: Raoul Bova, Michela Quattrociocche, Veronika Logan, Luca Angeletti, Ignazio Oliva, Francesco Apolloni, Davide Rossi, Cecilia Dazzi
Produzione: Cecchi Gori Group Tiger Cinematografica, Medusa Film
Distribuzione: Medusa

Tratto dall’omonimo libro di Federico Moccia. Niki ha quasi diciotto anni, frequenta l’ultimo anno delle scuole superiori e passa il tempo libero con il suo fidato gruppo di amiche tra discoteche, feste, ed eventi vari. Alex ha quasi trentasette anni ed è un pubblicitario in carriera. Da poco tempo si è lasciato con la sua fidanzata ed il suo universo ruota intorno ai genitori, alle sorelle, ai nipoti e agli amici storici. Un giorno Niki e Alessandro si scontrano …

Buah ah ah ah!

No, dico, vogliamo scommettere che il film sbancherà al box office?

No, dico, ma veramente credete che sto’ Federico Moccia scrittore sia all’opera prima come regista?

Come sceneggiatore direi di no:

Scusa ma ti chiamo amore (2008)
“Colpo di genio” (2 episodes, 2007)
– Episode #1.2 (2007) TV episode
– Episode #1.1 (2007) TV episode
Ho voglia di te (2007) (writer)
Tre metri sopra il cielo (2004) (novel) (screenplay)
Classe mista 3A (1996)
“College” (1989) (mini) TV mini-series (writer)
Natura contro (1988) (screenplay)
“Ragazzi della 3 C, I” (1987) TV series (1987) (uncredited)
Palla al centro (1987) (writer)

E neanche come regista, tiè:

Scusa ma ti chiamo amore (2008)
Classe mista 3A (1996)
“College” (1989) (mini) TV mini-series
Palla al centro (1987)

E neanche come attore, ma dai?
Classe mista 3A (1996)
Palla al centro (1987)

Allora abbiamo verificato che il nostro non è solo l’autore di un best seller italiano per adolescenti prossimi bamboccioni e gia fan di Roul Bova (che se continua ad accettare parti del genere si meriterà la carriera che sta decidendo di fare).

Insomma, non ho niente contro certa letteratura nostrana, a parte che piuttosto che leggere un romanzo di Moccia imparo a memoria l’elenco del telefono.

Io accredito una star per un solo motivo.

Michela Quattrociocche che ieri, sull’altro mio blog, ha avuto circa 100 visite.

Se questo parametro è un proxy del box office, come temo, vi dico che molti italiani andranno a vedere questo film solo per i suoi occhi (e forse anche qualche altra parte del suo corpo, che, voglio dire, sono pur sempre della valide argomentazioni).

Ebbene si una star per un riprovevole conflitto d’interessi. ;-)

§§§

Ed ora spassatevela con le nonantions agli Academy Awards 2008.

Le nominations agli Oscar 2008

Miglior film
No Country for Old Men
Il petroliere (ci avevamo visto lungo o no?)
Michael Clayton
Juno
Espiazione

Miglior regia
Ethan e Joel Coen (No Coutry for Old Men)
Paul Thomas Anderson (There Will Be Blood)
Julian Schnabel (Lo scafandro e la farfalla)
Tony Gilroy (Michael Clayton)
Jason Reitman (Juno)

Miglior attore protagonista
Daniel Day-Lewis (Il petroliere)
George Clooney (Michael Clayton)
Viggo Mortensen (La promessa dell’assassino)
Johnny Depp (Sweeney Todd)
Tommy Lee Jones (Nella valle di Elah)

Miglior attrice protagonista
Julie Christie (Away from Her)
Marion Cotillard (La vie en Rose)
Ellen Page (Juno)
Cate Blanchett (Elizabeth: The Golden Age)
Laura Linney (The Savages)

Miglior attore non protagonista
Javier Bardem (No Country for Old Men)
Hal Holbrook (Into the Wild)
Tom Wilkinson (Michael Clayton)
Casey Affleck (L’assassinio di Jesse James…)
Philip Seymour Hoffman (La guerra di Charlie Wilson)

Miglior attrice non protagonista
Amy Ryan (Gone, Baby, gone)
Cate Blanchett (I’m not there)
Tilda Swinton (Michael Clayton)
Saoirse Ronan (Espiazione)
Ruby Dee (American Gangster)

Miglior sceneggiatura originale
Juno
Michael Clayton
The Savages
Ratatouille
Lars and the Real girl

Miglior sceneggiatura non originale
No Country for Old Men
Lo scafandro e la farfalla
Il petroliere
Espiazione
Away From her

Miglior film d’animazione
Ratatouille
Persepolis
Surf’s Up

Miglior film straniero
Beaufort (Israel)
The Counterfeiters (Austria)
Katyn (Polonia)
Mongol (Kazakhstan)
12 (Russia)

Miglior documentario
“No End in Sight” (Magnolia Pictures) A Representational Pictures Production: Charles Ferguson and Audrey Marrs
“Operation Homecoming: Writing the Wartime Experience” (The Documentary Group) A Documentary Group Production: Richard E. Robbins
“Sicko” (Lionsgate and The Weinstein Company) A Dog Eat Dog Films Production: Michael Moore and Meghan O’Hara
“Taxi to the Dark Side” (THINKFilm) An X-Ray Production: Alex Gibney and Eva Orner
“War/Dance” (THINKFilm) A Shine Global and Fine Films Production: Andrea Nix Fine and Sean Fine

Miglior fotografia
“L’assassinio di Jesse James…” (Warner Bros.): Roger Deakins
“Espiazione” (Focus Features): Seamus McGarvey
“Lo scafandro e la farfalla” (Miramax/Pathé Renn): Janusz Kaminski
“No Country for Old Men” (Miramax and Paramount Vantage): Roger Deakins
“Il petroliere” (Paramount Vantage and Miramax): Robert Elswit

Miglior montaggio
“The Bourne Ultimatum” (Universal): Christopher Rouse
“Lo scafandro e la farfalla” (Miramax/Pathé Renn): Juliette Welfling
“Into the Wild” (Paramount Vantage and River Road Entertainment): Jay Cassidy
“No Country for Old Men” (Miramax and Paramount Vantage) Roderick Jaynes
“Il petroliere” (Paramount Vantage and Miramax): Dylan Tichenor

Migliori costumi
“Across the Universe” (Sony Pictures Releasing) Albert Wolsky
“Espiazione” (Focus Features) Jacqueline Durran
“Elizabeth: The Golden Age” (Universal) Alexandra Byrne
“La Vie en Rose” (Picturehouse) Marit Allen
“Sweeney Todd The Demon Barber of Fleet Street” (DreamWorks and Warner Bros., Distributed by DreamWorks/Paramount) Colleen Atwood

Migliori scenografie
“American Gangster” (Universal): Art Direction: Arthur Max; Set Decoration: Beth A. Rubino
“Espiazione” (Focus Features): Art Direction: Sarah Greenwood; Set Decoration: Katie Spencer
“La bussola d’oro” (New Line in association with Ingenious Film Partners): Art Direction: Dennis Gassner; Set Decoration: Anna Pinnock
“Sweeney Todd The Demon Barber of Fleet Street” (DreamWorks and Warner Bros., Distributed by DreamWorks/Paramount): Art Direction: Dante Ferretti; Set Decoration: Francesca Lo Schiavo
“Il petroliere” (Paramount Vantage and Miramax): Art Direction: Jack Fisk; Set Decoration: Jim Erickson

Miglior sonoro
“The Bourne Ultimatum” (Universal): Karen Baker Landers and Per Hallberg
“No Country for Old Men” (Miramax and Paramount Vantage): Skip Lievsay
“Ratatouille” (Walt Disney): Randy Thom and Michael Silvers
“Il petroliere” (Paramount Vantage and Miramax): Matthew Wood
“Transformers” (DreamWorks and Paramount in association with Hasbro): Ethan Van der Ryn and Mike Hopkins

Miglior montaggio effetti sonori
“The Bourne Ultimatum” (Universal) Scott Millan, David Parker and Kirk Francis
“No Country for Old Men” (Miramax and Paramount Vantage): Skip Lievsay, Craig Berkey, Greg Orloff and Peter Kurland
“Ratatouille” (Walt Disney): Randy Thom, Michael Semanick and Doc Kane
“Quel treno per Yuma” (Lionsgate): Paul Massey, David Giammarco and Jim Stuebe
“Transformers” (DreamWorks and Paramount in association with Hasbro): Kevin O’Connell, Greg P. Russell and Peter J. Devlin

Migliori effetti visivi
“La bussola d’oro” (New Line in association with Ingenious Film Partners): Michael Fink, Bill Westenhofer, Ben Morris and Trevor Wood
“Pirati dei Caraibi 3” (Walt Disney): John Knoll, Hal Hickel, Charles Gibson and John Frazier
“Transformers” (DreamWorks and Paramount in association with Hasbro): Scott Farrar, Scott Benza, Russell Earl and John Frazier

Miglior trucco
“La Vie en Rose” (Picturehouse) Didier Lavergne and Jan Archibald
“Norbit” (DreamWorks, Distributed by Paramount): Rick Baker and Kazuhiro Tsuji
“Pirati dei Caraibi 3” (Walt Disney): Ve Neill and Martin Samuel

Miglior colonna sonora
“Espiazione” (Focus Features) Dario Marianelli
“The Kite Runner” (DreamWorks, Sidney Kimmel Entertainment and Participant Productions, Distributed by Paramount Classics): Alberto Iglesias
“Michael Clayton” (Warner Bros.) James Newton Howard
“Ratatouille” (Walt Disney) Michael Giacchino
“Quel treno per Yuma” (Lionsgate) Marco Beltrami

Miglior canzone
“Falling Slowly” from “Once” (Fox Searchlight) Music and Lyric by Glen Hansard and: Marketa Irglova
“Happy Working Song” from “Come d’incanto” (Walt Disney): Music by Alan Menken; Lyric by Stephen Schwartz
“Raise It Up” from “August Rush” (Warner Bros.): Nominees to be determined
“So Close” from “Come d’incanto” (Walt Disney): Music by Alan Menken; Lyric by Stephen Schwartz
“That’s How You Know” from “Come d’incanto” (Walt Disney): Music by Alan Menken; Lyric by Stephen Schwartz

Miglior cortometraggio dal vivo
“At Night” A Zentropa Entertainments 10 Production: Christian E. Christiansen and Louise Vesth
“Il Supplente (The Substitute)” (Sky Cinema Italia) A Frame by Frame Italia Production: Andrea Jublin
“Le Mozart des Pickpockets (The Mozart of Pickpockets)” (Premium Films) A Karé Production: Philippe Pollet-Villard
“Tanghi Argentini” (Premium Films) An Another Dimension of an Idea Production: Guido Thys and Anja Daelemans
“The Tonto Woman” A Knucklehead, Little Mo and Rose Hackney Barber Production: Daniel Barber and Matthew Brown

Miglior cortometraggio documentaristico
“Freeheld” A Lieutenant Films Production: Cynthia Wade and Vanessa Roth
“La Corona (The Crown)” A Runaway Films and Vega Films Production: Amanda Micheli and Isabel Vega
“Salim Baba” A Ropa Vieja Films and Paradox Smoke Production: Tim Sternberg and Francisco Bello
“Sari’s Mother” (Cinema Guild) A Daylight Factory Production: James Longley

Miglior cortometraggio animato
I Met the Walrus” A Kids & Explosions Production: Josh Raskin
“Madame Tutli-Putli” (National Film Board of Canada) A National Film Board of Canada Production Chris Lavis and Maciek Szczerbowski “Même Les Pigeons Vont au Paradis (Even Pigeons Go to Heaven)” (Premium Films) A BUF Compagnie Production Samuel Tourneux and Simon Vanesse
“My Love (Moya Lyubov)” (Channel One Russia) A Dago-Film Studio, Channel One Russia and Dentsu Tec Production Alexander Petrov
“Peter & the Wolf” (BreakThru Films) A BreakThru Films/Se-ma-for Studios Production Suzie Templeton and Hugh Welchma

A cura di cinemavistodame.

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