cinemavistodame.com di Roberto Bernabò

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 Nativity di Catherine Hardwicke

Catherine Hardwicke

Nativity

Titolo originale:  Nativity
Nazione:  U.S.A.
Anno:  2006
Genere:  Drammatico
Durata:  90′
Regia:  Catherine Hardwicke
Sito ufficiale:  http://www.thenativitystory.com/
Sito italiano:  http://www.nativity.it/

Cast:  Shohreh Aghdashloo, Keisha Castle-Hughes, Eriq Ebouaney, Ciarán Hinds, Oscar Isaac, Matt Patresi, Ted Rusoff
Produzione:  New Line Cinema
Distribuzione Eagle Pictures
Data di uscita:  01 Dicembre

Il film ‘Nativity‘ uscira’ domani in Italia con 550 copie, pari a quelle con cui nella Pasqua 2004 usci’ ‘The Passion‘ di Mel Gibson. Ad annunciarlo e’ la Eagle Pictures, convinta che il film sulla nascita di Gesu’ possa suscitare grande interesse come fu per il film di Gibson.

Il film ha recentemente provocato una polemica negli States quando l’amministrazione di Chicago ha detto no ai manifesti del film che avrebbero potuto offendere i non cristiani durante lo shopping natalizio.

Nelle immagini trasmesse ieri da RAI1 si è capito che mai, prima d’ora, il dogma di Maria è stato affrontato con una prospettiva così terrena.

Il tema della verginità, che riguarda, nella visione cristiano-cattolica ortodossa, il prima il durante ed il dopo il concepimento di Gesù, sarebbe, secondo interpretazioni rigorose, un po’ travisato (soprattutto nel durante), anche se c’è da dire che il miracolo della nascita si perpetra ogni volta che un bambino viene al mondo.

Aldilà dei fondamentalismi credo che quello mariano sia un tema affascinante, che sempre più attrae il cinema, e che sempre di più interessa i teologi che ravvedono in Lei il vero tramite di Dio sulla terra.

C’è chi parla, addirittura, di una triniità quadrilatera con appunto il volto di Maria che si aggiungerebbe al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo.

Ma il film è interessante anche per il meno dibattutto e conosciuto ruolo di Giuspeppe, che in molti studi sui Vangeli, e nella prevalenza delle rappresentazioni iconografiche, viene raffigurato come un vecchio, ed apostrofato quale il slilente.

Ciò è dovuto al misterioso silenzio nelle sacre scritture su di lui, dopo le pagine di Gesù nel Tempio, che lascerebbero presuppore la sua età avanzata, e, dunque, la sua presunta morte.

Nel film di Catherine Hardwicke, invece, egli è raffigurato come un giovane.

Diffentemente dal film di Mel Gibson sulla passione e la morte del Cristo, questo sulla sua nascita è girato in lingua inglese, e non in aramaico.

Vederemo le accoglienze del pubblico.

Una cosa è certa.

Spero che un giorno anche il giovane cinema italiano abbia pari opportunità di distribuzione nelle sale, o no?

Tre avvisi ai naviganti

Collaborazioni

Riprende la mia collaborazione con il sito http://www.cinemainvisibile.it, che da sempre offre uno spazio sul web per dare visibilità al cinema invisibile, una causa che ci vede uniti. Un grazie a Marco Catola, Anna Lai & Co per il loro ancestrale impegno.

L’altro è che sono lieto di annunciare la mia comparsa nel blogroll di nel blog dscinema – il blog dei Democratici di Sinistra di Roma sul Cinema e l’Audiovisivo.

Spero di riuscire a rendere, anche attraverso questa collaborazione, più tangibili tante idee che spesso condividiamo anche in questo spazio sul futuro del cinema italiano.

 Potenza International Film Festival

Via Mapi

Sta per partire la III edizione della Rassegna Cinematografica  Internazionale  che si svolgerà dal 1 al 9 dicembre nel Campus Universitario di Macchia Romana. Una manifestaizone che fa del cortometraggio il fiore all’occhiello di questo Festival giovane. Il filo conduttore del progetto è la "contaminazione" tra realtà, culture diverse, tra paesi e uomini distanti centinaia e centinaia di chilometri da noi. Nel corso della manifestazione interverranno tra gli ospiti Domenico Starnone, Bruno Roberti, Lello Voce e tanti altri ancora. 

Vuole festeggiare il cinema, la terza edizione del Potenza international Film Festival. I cortometraggi arrivano da ogni angolo della Terra, ciascuno porta con sé qualcosa che si fa forma prima di affidare la pellicola allo schermo. Un sorriso, una lacrima, un odore: ti è facile immaginarli dentro quelle buste imbottite, mentre dai un’occhiata al timbro postale e apri. Una storia.

Tante storie, da tante parti, per conoscere e per riconoscersi nell’altro. Lontano, distante, diverso. Eppure con la capacità di scrivere con le immagini le tue stesse emozioni. Di affidarti un segreto che serberai ben oltre quei pochi minuti di proiezione.

Documentari; mediterraneo; mostre; lezioni; incontri. Ragazzi, tanti. Perché stavolta si vuol trattenere quell’umore di magica empatia che ci si ritrova tutti ad avere quando lo schermo si spegne e le luci si accendono: non te lo porti a casa, non subito almeno, ma lo condividi. Musica dunque, intrattenimento culturale, sapori, risate.

Più che un festival, una festa.

www.potenzafilmfestival.it

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Nonostantetutto
17 anni fa

@mpinaCiancio già perchè non vengo … perché devo parlare ad un convengo a Roma il 10?

Però è un idea.

Vale come invito, vero Mapi?

Un saluto.

Rob.

mpinaCiancio
17 anni fa

Grazie Rob. perchè non vieni? Mapi :)

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